Come considerare le provocatorie – per quanto ironiche - dichiarazioni del Presidente del Parco Nazionale dell’Arcipelago Mario Tozzi contro gli elbani, riportate oggi da uno dei più diffusi quotidiani locali? Qualcuno ha ipotizzato una furbesca operazione di comunicazione commerciale, per vendere più copie del libro che tali dichiarazioni contiene, che schematizzo per come le ho lette sul quotidiano: a) gli elbani sono paragonabili ai messicani, usi a dormire sull’amaca pur di affittare ai turisti ogni millesimo dei loro appartamenti; b) gli elbani infliggono danni all’ambiente con gli abusi edilizi, per ignoranza; c) i 28.000 elbani dovrebbero essere scambiati con altrettanti montenegrini più attenti nella salvaguardia del loro territorio. E’ noto che “la colpa morì vergine perché nessuno la voleva” e Tozzi non ne vuole. Ma per gli elbani ne ha parecchie, al punto da aver reso il Parco l’Istituzione forse più detestata oggi all’Elba, per la sua dannosa inutilità. A torto o ragione, per gli elbani Tozzi ha fallito in toto la sua missione. Prima ha stupito tutti annunciando progetti astrusi, da “riserva indiana”; poi ha suscitato la pubblica protesta con l’AMP, che sarebbe stata devastante per il turismo elbano se non fosse stata “stoppata” dall’iniziativa popolare; infine s’è arrischiato ad andare nelle piazze per “comunicare”, raccogliendo inaspettatamente – per lui - quanto aveva seminato. Il grande “comunicatore”, lo “scienziato” della TV ha fallito anche in questo. Era inevitabile che finisse così, prima di essere sostituito. Elba Unita
martinenghi stefano