La Lettera "Ma non è che il tavolo tecnico di Terna era solo uno spot elettorale?"
Scritto da : Sergio RossiPubblicato in data : giovedì, 03 giugno 2010
Eravamo in 250 quel giorno. Quel 26 Febbraio eravamo 250 giovani elbani a manifestare contro l'assurdo progetto dei tralicci Terna e a ricordare che il futuro di quest'isola siamo noi, che gli sbagli di oggi si ripercuotono sul domani. Eravamo in 250 ma sembravamo il doppio dall'entusiasmo e la determinazione che avevamo, e quando la sera abbiamo appreso la notizia che i lavori ai tralicci erano stati sospesi eravamo contenti, orgogliosi e finalmente coscienti che anche noi ragazzi contiamo qualcosa in questa cosiddetta società civile. Tanti ragazzi quella sera sono andati a dormire con il dubbio che forse alla fine contiamo veramente qualcosa a questo mondo, su quest'isola, che forse è vero che i valori della democrazia esistono, che tante piccole formichine insieme possono fare grandi cose, che impegnandoci tutti insieme per una causa giusta si possono raggiungere degli obiettivi... Si, lo pensavamo e lo pensavamo in tanti ma ora 94 giorni dopo quel 26 Febbraio ci sentiamo un pò presi in giro e quella fiducia nelle istituzioni e nei valori e nella forza della democrazia è venuta a meno. Sarà mai possibile che dopo 94 giorni il "tavolo tecnico" per discutere la revisione del progetto che prevedeva 21 mostri d'acciaio a casa nostra e che fu annunciato in pompa magna non era altro che uno spot elettorale? Sarà mai possibile che questo tavolo tecnico venga rimandato ad oltranza o non venga fatto proprio? Sarà mai possibile che 94 giorni dopo non ci siano alcune novità e tutto tace. Forse si, forse è possibile ed è vero allora che non contiamo niente, allora non è vero che il futuro è nel presente e ce l'abbiamo nelle mani noi giovani... Ma io ancora non ci voglio credere, mi è stato insegnato che non bisogna mai mollare e che la giustizia trionfa sempre e per questo voglio continuare a credere che i tralicci non si faranno, che l'elettrodotto venga completamente interrato, che Terna rispetti il proprio codice etico e che i politici rispettino il volere dei propri cittadini e per questo chiedo alle parti chiamate in causa di voler rispondere a questa lettera e di voler prendere una posizione chiara di fronte a quei 250 ragazzi che si sentono presi in giro.
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