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Pasquale Berti all'attacco della "giunta dei miracoli" di Marcia.

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 01 giugno 2010

Una decina di giorni fa su un organo di informazione si leggeva la lettera di un cittadino che definiva “Anna, supersindaco (…) che in poco tempo è riuscita a risanare un bilancio comunale pauroso con elogi della Corte dei Conti”. Eppure la stessa Bulgaresi a suo tempo dichiarò che al Sindaco assieme alla fascia tricolore non viene consegnata una bacchetta magica, ma nemmeno questa sua confessione è bastata a disilludere chi desidera credere per forza al suo potere. Oggi al Comune di Marciana i soldi ci sono. Non è trascorso nemmeno un anno dalle passate elezioni. Scomparsi i debiti, e addirittura avanza qualche spicciolino. Non sarà mica che l’onnipotente Berlusconi ha mantenuto la sua promessa, dando così “una risposta immediata ad una crisi improvvisa” come ama dire. Ma no, non è possibile, anche perché a Parigi ha affermato che "Chi guida un Paese non ha potere” e che lui è solo l’ultima ruota del carro. Tuttavia, con il suo “non potere” è riuscito comunque a chiedere risparmi per più di 3 miliardi ai comuni tra il 2011 e il 2012. La triste realtà è che la Giunta Bulgaresi è riuscita a risolvere in così poco tempo un problema che di fatto non era mai esistito, ed ha perfino raccolto apprezzamenti per il suo talento amministrativo. Il realtà l’unico talento ben riconoscibile è la determinazione, l’abilità dimostrata di saper persuadere l’elettorato marcianese in merito ad una presunta situazione disastrosa del Comune, imputandone la responsabilità all’Amministrazione uscente. Coloro che sono interessati al potere politico sanno perfettamente che è necessario conoscere i desideri altrui per poterli padroneggiare e conseguentemente dirigere i consensi. Il desiderio forse più diffuso tra gli esseri umani è punire i loro simili per gli errori commessi, cercare imperfezioni e manchevolezze negli altri per distrarsi dalle proprie. Punire gli altri per presunte gravissime colpe rende ottimi educatori, rende autorevoli, degni di fiducia. La vittima sacrificale c’era, era Federico Miliani, Assessore al Bilancio dell’Amministrazione uscente, che non ancora appagato dai presunti disastri economici che aveva causato, osava ricandidarsi con la lista avversaria a quella della Bulgaresi. Questo era il messaggio che veniva divulgato in campagna elettorale. Nonostante l’enorme energia impiegata dal Miliani per spiegare che il Comune aveva operato discretamente, compatibilmente con la complessità tipica dalle finanza pubblica, le rozze tecniche di fascinazione stregonesca praticate dagli avversari, riuscirono nell’intento di “sbriciolare” la credibilità del Miliani e regalarono la vittoria elettorale alla lista Bulgaresi. Un articolo del 9 luglio 2009 riferito al Comune di Marciana ed intitolato “Conti in rosso, mancano 500mila euro e gli assessori rinunciano allo stipendio” lasciò l’Assessore Miliani esterrefatto. Sicuramente lo stato delle casse del comune era conosciuto dai componenti della nuova giunta, giacchè, chi di minoranza, chi di maggioranza, erano tutti presenti in consiglio nell’ultimo quinquennio, fatto salvo il sindaco. Allora perché continuavano a parlare di debiti? O per ignoranza della materia o perché volevano diventare eroi a tutti i costi. Il voto di preferenza è andato a coloro i quali hanno giocato “barando”; oggi i bari – a tutti i livelli - ricevono applausi dagli ingenui.


marciana nostra

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