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Controcopertina - Zanichelli:"Bisogno di dialogo tra parco e territorio, i progressi solo con cooperazione"

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 28 maggio 2010

Franca Zanichelli, direttore del Parco, rilancia la voglia di dialogo per una condivisione degli obiettivi di crescita del territorio dell'Arcipelago e non va di certo in crisi per le recenti critiche subite. Parte dal problema dei sentieri danneggiati dalle pesanti nevicate di marzo e ricorda che “ La coperta è corta e le cose da fare sono tante- dice con un sorriso un po' amaro, nella nuova sede dell'Enfola – Non possiamo intervenire rapidamente per sistemare i percorsi perché non abbiamo altrettanto velocemente finanze ad hoc. Una somma di circa 450.000 è stata stanziata dalla Regione Toscana e con il cofinanziamento del Parco potrà essere spesa solo verso fine anno. Tale somma è il finanziamento regionale del triennio 2010-2012. Si tratta, come già più volte ricordato, di denaro di provenienza europea che viene assegnato per spese in conto capitale, cioè per interventi strutturali e non per manutenzione ordinaria. Quindi si potranno fare arredi, interventi di difesa del suolo, muretti, ecc. ma non ripulitura da materiale vegetale ingombrante. I lavori dovranno essere appaltati e non assegnati in economia, perché per la rendicontazione europea non è ammessa tale modalità, come è ben noto a chi si occupa di aspetti contabili della spesa pubblica. Donna forte, competente, l'emiliana, abituata alle difficoltà di bilancio per numerose esperienze nel settore della pubblica amministrazione alle spalle. Zanichelli è conscia delle recenti critiche all'efficienza del Parco ma al di là dell’amarezza e della delusione per la difficoltà di far comprendere la complessità delle aspettative di soluzioni di molteplici problemi punta decisa alla creazione di un clima diverso tra la gente. “Non ribatto ai giudizi, spesso formulati senza sapere come funzionano le cose. – prosegue - La situazione economica pubblica è sempre più difficile, la complessità operativa è sconosciuta ai più e in particolare spesso si immagina un apparato poco efficiente per dar conto di tutte le aspettative. In effetti l’ organico è molto ridotto per le necessità complessive di un Ente come il Parco che ha molte competenze su più fronti. Accollarsi da soli le questioni di manutenzione del territorio è impossibile: i frutti ci saranno solo se attueremo un vero dialogo, una cooperazione effettiva tra Comuni,associazioni. Esempi positivi sono già stati effettuati nel 2009 sull’Elba in accordo con l’Unione dei Comuni, al Giglio e a Capraia con i rispettivi sindaci. Le risorse tuttavia anche per gli Enti Locali sono sempre più scarse perciò si deve assolutamente cercare di ottimizzare quello che si ha a disposizione. Quindi chi vuole far scattare la trappola dello scontro può ricredersi perché si è stabilita una buona collaborazione ad ampio raggio su obiettivi "condivisi e su compiti comuni. ” Ottime le intese con i sindaci di Campo e di Marciana per diverse questioni - prosegue il direttore- ed è una strada favorevole per fare l'interesse reale dell'isola. Il poco denaro disponibile al Parco viene usato per stipulare il nuovo contratto per la gestione delle trappole per l’eliminazione di cinghiali e mufloni per una somma di più di 40.000 €; 20.000 € sono stati dati alle scuole per finanziare una decina di progetti educativi che coinvolgono più classi;€ 30.000 sono stati usati per le iniziative di sviluppo ecoturistico del Festival del Camminare che si è da poco concluso. Ogni guida è stata pagata 110 € per metà giornata e 150 € per una giornata intera. Favorire l’occupazione giovanile e avere validi professionisti per l’accompagnamento è stato un obiettivo prioritario sia per l’edizione del 2009 che per quella del 2010. Quest’anno il budget complessivo è stato circa la metà di quello dello scorso anno. Alcune spese perciò sono state tagliate per forza di cose, come le somme richieste dalle emittenti locali per fare le riprese degli eventi, con riduzione della comunicazione. Il denaro disponibile ogni anno per effettuare queste spese correnti è diminuito di circa 100.000 € all’anno dal 2007 al 2010. Vi è stato un bel risparmio di 60.000 € con il trasferimento all’Enfola ma c’è da pagare il carburante per le auto e per la vigilanza della Forestale e poi ci sono le spese di utenze, di manutenzione delle attrezzature informatiche, tutta la gestione del personale, le assicurazioni, e altro. Tornando alla neve e ai sentieri, sono stati chiesti 200 mila € al Ministero Ambiente e 100 mila € straordinari ancora alla Regione Toscana, cercando una soluzione pratica con il dirigente Fornaciari. Giungeranno probabilmente in ottobre. Quindi l’ipotesi più verosimile per agire tempestivamente è quella di utilizzare quasi tutta la piccola scorta di circa 25.000 € accantonata per tutte le esigenze di manutenzione del 2010. In accordo ancora una volta con Unione dei Comuni che potrebbe trovare analoghe limitate risorse per sistemare congiuntamente la senti eristica disastrata dentro e fuori Parco, si farà una nuova convenzione con il primo Consiglio direttivo utile. Si deve salvaguardare una piccola somma anche per affidare gli sfalci per contenere le zecche di Pianosa in stretto accordo con il Comune di Campo. Un altro minimo gruzzolo va congelato per qualche intervento di ripulitura di piazzole per il periodo estivo. Altre prospettive di minor affanno? “ Verrà realizzato un ufficio nel Marcianese e si potrebbe sviluppare un punto di accoglienza e di confronto per avvicinare maggiormente il Parco alla realtà locale. Potrebbero anche esservi risorse regionali dedicate all’Osservatorio dei Cetacei da impiegare per arricchire il punto di accoglienza con materiale didattico. L’autofinanziamento del Parco è esiguo poiché non è possibile fare pagare i servizi come ingressi sui sentieri o altro. Gli introiti per il momento derivano dalla vendita di libri e da un po’ di merchandising, dagli ingressi a Pianosa con circa 30 mila euro annue al Parco e altrettante al Comune, infine da alcune contravvenzioni. Il sistema di booking on-line per gli accessi a Pianosa è costato 15 mila € ma abbiamo risparmiato sullo stipendio di un dipendente che svolgeva il lavoro a tempo pieno in precedenza. Potrei andare avanti a lungo per parlare degli impegni che portiamo avanti e per i quali è difficile far comprendere il carico dii lavoro che vi è nascosto per attività apparentemente semplicistiche. Siamo assillati dal combattere il vandalismo per cui si riparano sentieri o cartelli abbattuti, da chi fa gesti senza senso. In sostanza risarcire questi danni, mi chiedo a volte se non sia uno spreco di soldi pubblici. Se ci riflettete un attimo, anzichè lamentarsi del mancato ripristino si dovrebbe sostenere il motto: chi rompe paga, anzichè poiché rompono il pubblico deve pagare! “Manca spesso il senso della responsabilità - conclude il direttore -e della legalità. Per questo le risorse che affideremo alla scuola per il prossimo anno scolastico saranno destinate a progetti volti a far crescere il senso civico nei giovani. In accordo con il Questore di Livorno e con il supporto della Fondazione Cassa di Risparmio si sta immaginando un percorso comune per rafforzare le esperienze che hanno come obiettivo la cura del territorio. Il senso di cura un tempo era insito nella cultura locale e poi si è progressivamente perduto con la caduta dell’economia rurale. Dopo la fase di impennata dello sviluppo economico ormai ci si accorge che la “monocoltura turistica” contiene alcune criticità che vanno affrontate e si sta registrando un desiderio sempre più diffuso di riequilibrio in ambito territoriale. Questa spinta sembra far riemergere una riscoperta della tradizione produttiva locale collegata ad un uso sapiente del suolo che può contribuire al benessere delle comunità con la realizzazione di nuove attività complementari. Diversi giovani albergatori, numerose guide, alcuni produttori stanno costruendo reti virtuose per attivare esperienze di solidarietà e di cooperazione. E’ un fenomeno molto interessante che mette in evidenza buoni talenti e che per questo può rappresentare un’efficace alternativa alla convinzione, molto isolana, di essere tenuti in scarsa considerazione da parte del settore pubblico. Si tratta di alimentare uno scenario di ragionevolezza e ingegnosità che favorisce l’affermarsi di comportamenti creativi contro l’appiattirsi dell’aspettativa di ottenere sussidi. Lo stimolo a cimentarsi nella ricerca delle soluzione ai problemi piuttosto che dar coro ad inutili proteste e lamentele per l’inefficienza della spesa pubblica. Una comunità in grado di apprendere a fare scelte lungimiranti è la più straordinaria risorsa di un territorio.


franca zanichelli seria

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