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Asta deserta per la vendita della Bisarca. Ma la colpa di chi è?

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 27 maggio 2010

Anche l'ultima asta bandita dall'Agenzia del Demanio per la vendita dell’area della Bisarca (Vigneria) è andata a vuoto per assenza di offerte. Lo stesso era accaduto per le precedenti gare, tranne la penultima, quando la stessa Agenzia non ha tenuto conto delle proposte di acquisto perché ritenute economicamente sconvenienti. Intanto, a parere del sindaco di Rio Marina, ad allontanare i potenziali compratori, perlomeno questa volta, sarebbe stata l'attesa rappresentata dalla nuova normativa sul federalismo demaniale. Ma è davvero questo il motivo? O forse le cause sono da ricercarsi nello snaturamento del progetto iniziale? Vale a dire l’aver previsto che al posto del caratteristico pontile di caricazione sorga un porto commerciale definito “la seconda porta dell’Elba” con tanto di attracco delle navi di linea e da crociera, con auto in attesa d’imbarco? Oppure che ai piedi del borgo sia annunciata la strada di svincolo dall’abitato di Rio Marina e un megaparcheggio? Tutto questo, innegabilmente, svaluta l'intervento e rende l’operazione poco appetibile. E infine, a mio parere, può avere influito negativamente anche l’abbandono della formula “Villaggio Paese”. Infatti è rimasto solo il nome, ma è stata cancellata la sostanza, cioè la coesione sociale e culturale rappresentata da un legame stretto con un parco minerario che doveva essere rilanciato e ampliato, nonché il vero protagonista dell’intera operazione.


villaggio paese 1

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