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Elba. presenze turistiche sotto i livelli del 2000

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : lunedì, 17 maggio 2010

All’Elba nel 2000 furono registrati 499.000 arrivi con 3.121.500 presenze, nel 2009 gli arrivi sono scesi a 430.000 e le presenze si sono fermate a 2.737.000. Siamo di fronte a dati impietosi ma che parlano chiaro: l’Isola è tornata indietro rispetto a dieci anni fa. Si è verificato un calo che si traduce in forti difficoltà per molte imprese, e dunque per tante famiglie. Quali sono le cause della crisi? Per qualcuno la colpa è dei costi troppo alti, e si riferisce ai prezzi del traghettaggio, altri invece insistono sul rapporto incoerente prezzo/qualità delle strutture ricettive, ma anche della ristorazione e della balneazione. Ci sono poi coloro che parlano di carenze infrastrutturali, e addirittura quelli che vedono una strategia (complotto) che tende a penalizzare l’Elba a favore della Costa. Ma dobbiamo registrare anche chi, pur di mettersi il cuore in pace, sostiene come la sola responsabile sia la crisi economica in cui si dibatte l’intero pianeta. Se sulle cause del “segno meno” i giudizi sono discordi, il contrasto è ancora più netto sulle cure da assumere. Intanto sull’Isola tira un vento brutto e malinconico. Il fascino del nostro territorio non è in discussione (fonte Financial Times), tuttavia, bisogna riconoscere che ci mancano troppo cose, ma anche che non riusciamo neppure a mettere a reddito quelle che abbiamo, cito solo due esempi: il Compendio Minerario e l’Isola di Pianosa. Continuando così non faremo molta strada. Allora che fare? Ci vuole tanto a capire che dobbiamo “fare sistema”? Molto altro dipende da noi: semplificazione istituzionale e ambientalismo del fare, perché l’Isola deve parlare con un’unica voce e tutelare l’ambiente non significa opporsi a tutto. Ma occorre, contemporaneamente, uscire delle emergenze e puntare su una legge per le isole minori dove siano riconosciuti gli elementi di particolarità e fragilità dell’insularità. Vale a dire una normativa che dia agli isolani le stesse garanzie e le uguali opportunità dei cittadini che vivono sulla terraferma, che preveda una continuità territoriale sicura, anche d’inverno, nella navigazione e negli attracchi, nei prezzi e negli orari; il diritto alla salute e all'istruzione con sgravi fiscali e voucher per gli studenti fuorisede e benefici economici per gli insegnanti che restano sull’isola; l'istituzione delle ZFI (zone franche insulari); nonché standard più bassi e sostenibili nel settore della scuola, degli uffici governativi decentrati e dei servizi pubblici in genere. Tutto ciò si può ottenere solo se i cittadini dell'Elba, le loro rappresentanze istituzionali, economiche e sociali, e i loro partiti si muovono tutti assieme, così come furono capaci di fare negli anni "50-"60 i nostri padri. Tutto il resto sono semplici slogan di una propaganda elettorale oramai inutile.


Lorenzo Marchetti

Lorenzo Marchetti