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Lista Civica all'attacco del sindaco Ciumei: "Chi ha pagato per bandiere blu?

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : lunedì, 17 maggio 2010

Il Sindaco di Marciana Marina, Andrea Ciumei, risponde alla nostra interpellanza sulle modalità di concessione della Bandiera Blu a Marciana Marina con il solito e arrogante metodo di confondere le acque. Ciumei dice che la concessione della Bandiera Blu non comporta nessun onere per il Comune. Bisognerà avvertire qualche suo collega e diversi politici, non certo di sinistra, che si sono sbagliati o hanno mentito (mai smentiti dalla Fee), confondendo anche noi poveri Consiglieri Comunali della Lista Civica. A cominciare dall’Onorevole Pino Lucchesi, Presidente Centro Nazionale Iniziative Sociali- Ce. N.I.Sed ex Presidente per L’Italia per la certificazione ambientale europea Emas, che il 13 maggio 2010 ha scritto: «Altrimenti si ingenerano soltanto sospetti sulle modalità di concessione del flag (infatti per averlo bisogna pagare ed in questi tempi di vacche magre non tutti sono in condizione o hanno la voglia di farlo) , sui criteri che vengono adottati, sulla attendibilità degli stessi (sulla quale personalmente ho molti dubbi)». L’Onorevole Lucchesi dice le bugie per far dispetto a Marciana Marina? Peccato che le stesse cose Lucchesi le avesse già dette in un intervento (Una bufala da evitare) di esattamente un anno fa dove scriveva che la Bandiera blu della fantomatica Fee « viene rilasciata “a domanda” e “a pagamento”, un modo del tutto inelegante per dire: “se cacci bene, altrimenti ti ciucci le dita”. Ma anche sui cosiddetti “criteri” ci sarebbe da dire molto, perché neanche questi vengono applicati in maniera uniforme ed appaiono un po’ come la trippa, ed il punto centrale della partita rimane quello del pagamento». Lecchesi mente? Allora mentiva anche l’inchiesta del Tirreno “Bandiera blu solo a richiesta” del 18 maggio 2007, dove i giornalisti Arrighi e Bartoli scrivevano: «Quindici bandiere blu alle spiagge toscane ma non una all’Elba nonostante il mare stupendo. Il fatto è che l’organizzazione che assegna i vessilli si muove solo su richiesta dei Comuni (che pagano)». Ma le bugie più grosse le avrebbero dette due esponenti del centro-destra toscano e elbano: il capogruppo Udc in consiglio regionale Marco Carraresi che un’interrogazione all’allora presidente della Regione Martini, il 19 maggio 2007, chiedeva alla Giunta Regionale «Chiarezza sui meccanismi che portano all’attribuzione delle bandiere blu e sul fatto se ci siano o meno costi da sostenere da parte dei Comuni che autocertificano il loro territorio». E poi diceva che «Nelle isole solo Rio Marina ha avviato la “procedura bandiera blu” 2008: il sindaco Bosi ipotizza “una spesa fra 15 e 20mila euro”. E anche altri sindaci confermano le spese sostenute per le pratiche». Carraresi è un bugiardo? Allora le bugie le ha dette anche il Sindaco di centro-destra di Rio Marina, l’onorevole Francesco Bosi, che parlando l’8 maggio 2008 confermava «Una vera e propria “istruttoria” che però ha un costo: si parla di circa 20mila euro. Bisogna affrontare delle spese per le analisi aggiuntive sull’acqua marina e per avviare la pratica. Non è un’impresa banale e serve gente esperta. Io però voglio capire come funzionano questi meccanismi e andrò fino in fondo». Anche l’Arpat era perplessa e l’ex direttore dell’APT, Icilio disperati, diceva: «Sono certo che non sarà la Bandiera blu a spostare i flussi del turismo». Mentre l’allora sindaco di Rio nell’Elba, ed oggi Assessore provinciale per le isole, Catalina Schezzini, rivelava: «L’anno scorso ero intenzionata a presentare la domanda, ma mi sono arenata per la mancanza di fondi. Un Comune prima di tutto si deve preoccupare degli interventi sociali. Però non possiamo neanche ignorare che per il 99% l’economia della nostra isola si regge sul turismo. Per questo anche gli operatori dovrebbero dare un sostegno economico affinché i comuni possano presentare le pratiche. Abbiamo investito in tante iniziative legate alla promozione e poi non riusciamo a coordinarci perché l’Elba possa ottenere la Bandiera blu». Pareri diversi sull’importanza della Bandiera blu, ma tutti concordi su una cosa: si paga. Quindi, se onorevoli, sindaci e giornalisti non sono bugiardi, chi ha pagato la procedura per la Bandiera blu del fantomatico Porto/approdo turistico di Marciana Marina, visto che il Sindaco assicura che il Comune non ha sborsato un euro? Il Sindaco ci risponde anche piccato perché gli abbiamo chiesto come sia stato possibile assegnare una Bandiera blu ad un Approdo turistico che non c’è: «Gli approdi turistici premiati sono a tutti gli effetti porti turistici, vedi ad esempio Punta Ala e Cala Galera», peccato che a Marciana Marina non ci sia nemmeno un Porto turistico, a meno che la Fee non abbia davvero considerato tale i pontili “provvisori” del circolo della vela e il loro imbonimento abusivo sotto sequestro giudiziario e i pontili “provvisori” della Cala de’ Medici. Allora la Fee cosa ha riconosciuto come “eccellenza” con la Bandiera blu, o meglio cosa le è stato chiesto di riconoscere? Delle concessioni provvisorie in attesa del Piano del Porto che dovrà decidere cosa fare davvero? Attendiamo risposte serie e smentite non a noi, ma a quanto dicono e scrivono molti amministratori comunali, giornalisti ed esponenti delle Associazioni ambientaliste nazionali sulle strane concessioni di Molte Bandiere blu, e il Sindaco lasci perdere la solita tiritera sull’opposizione cattiva che vuole il male di Marciana Marina, ci siamo semplicemente stufati della sua politica marketing che nasconde i problemi del Paese con i lustrini e la propaganda. Speriamo che alla fine se ne accorgano anche quei partiti che teoricamente sarebbero all’opposizione della destra e che invece sono sempre pronti a correre in soccorso portuale al Ciumei, o che osservano un prudente silenzio per non perdere voti che non hanno.


De Fusco 2007 conf stampa

De Fusco 2007 conf stampa