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IDV isola d'Elba risponde a Pala Mancuso sul trasporto marittimo

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : lunedì, 17 maggio 2010

Egregia dottoressa Paola Mancuso, pur correndo il rischio di deluderla ulteriormente le faccio presente che il mio unico interesse è di tutelare l’Elba e i suoi cittadini da certe scelte fatte. Sia meno lusingata del fatto che io la chiami in causa: lo faccio solo e unicamente per il ruolo pubblico che ricopre, visto che influisce molto pesantemente sulla vita della nostra isola, con scelte che mostrano a mio avviso poca sensibilità gli interessi dell’Elba e degli elbani. Egregio segretario generale dell’Autorità Portuale di Piombino: come sempre alle nostre domande lei non risponde e cambia le carte in tavola. Come può notare chi ci legge, noi non abbiamo mai affermato che lei sia un tecnico della Regione o che sia lei a privatizzare la Toremar. Abbiamo affermato che lei conosce bene i requisiti per mostrare interesse alla privatizzazione della Toremar. infatti, lei stessa ha affermato durante l’ultima riunione tenutasi a Portoferraio alla presenza dei sindaci e delle associazioni che ne sono testimoni: “ Abbiamo ritenuto opportuno avere delle regole cosi restrittive per selezionare soggetti credibili; con un piano aziendale sostenibile sia dal punto di vista economico che logistico organizzativo”. Come penso ricorderà fu lei a dichiarare che ha lavorato per scrivere il bando di manifestazione d’interesse. Sappiamo benissimo che il bando di aggiudicazione finale sarà redatto nel segreto da tecnici incaricati dalle Regione, ma chi potrà partecipare alla gara e stato preselezionato dal bando stilato anche da lei, quindi lei non può dire che la Blu Navy ha i requisiti per partecipare al bando finale di privatizzazione della Toremar. Comunque per chiarire: lei è un funzionario pubblico e come tale è pagato con denaro pubblico e quindi deve rispondere al pubblico che la stipendia lautamente per il suo lavoro. Le politiche per il trasporto marittimo espresse dal suo ente devono essere nell’interesse dei cittadini elbani, della loro economia e dei loro ospiti. Vorremo provare a ripetere le nostre domande con calma senza strillare (come fa lei), per ottenere delle risposte se è possibile (senza rigiri di politichese) nel merito: 1) Perché per il periodo invernale non è stata data libertà, agli armatori interessati alla linea, di scegliersi l’orario più idoneo fra i 22 slot liberati da Toremar e Moby Lines? 2) Perché avete obbligato gli armatori ad accettare orari scelti da voi? In questo modo non sono stati riempire quei buchi d’orario che creano disagi per i cittadini elbani. 3) Perché il bando per mostrare interesse per la privatizzazione della Toremar, vi sono regole molto più restrittive rispetto a quelle redatte da Fin Teca per la privatizzazione della Tirrenia/Siremar? Società con dei capitali 25/30 volte superiore della Toremar) 4) Perché i cittadini elbani hanno la sensazione che il vostro ente tuteli più gli interessi del privato rispetto a quelli del pubblico? 5) Perché i passeggeri per andare in traghetto a Capraio o al Giglio non sono bloccati da sceriffi sgarbati che chiedono i loro documenti o persino di perquisire la loro auto? 6) Perché discriminate i cittadini che usano il traghetto per venire all’Elba. 7) Perché per venire all’Elba, fra il vostro servizio d’organizzazione portuale e i costi di tratta sta diventando una corsa a ostacoli? Ostacoli che scoraggiano in modo palese i nostri visitatori dal venire all’Elba. Semplici domande per chiare risposte: le procedure per l’aggiudicazione degli slot (che avete aggiunto e non " liberalizzato".) hanno visto una domanda irregolare. In cosa avete riscontrato l’irregolarità? Forse nel fatto che un Armatore esperto di Traghetti come la Corsica Sardinia Ferries, a capito subito che gli orari degli slot messi a disposizione del mercato non erano commerciali e avrebbero porteranno al fallimento del servizio, per chiunque lo intraprenda? Dare gli slot a una società che non ha nave (e li accetta solo per inesperienza) e negarli a chi ha navi ed esperienza per fare il servizio ci sembra poco logico se si vuol favorire una vera concorrenza? È per avere risposte a queste domande che la chiamiamo in causa, cara dottoressa, non per altro. Se poi non vuole dare risposte, liberissima di farlo e noi siamo altrettanto liberi di chiedere spiegazioni agli assessori ai trasporti della Provincia di Livorno e della Regione Toscana, vogliamo sapere, capire perché sta succedendo tutto questo e chi è responsabile di tutto questo.


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