Con il “Programma per la valorizzazione del Centro Storico di Portoferraio” la Giunta Comunale si è posta l’obiettivo, ambizioso ma possibile, di riqualificare e rilanciare il Centro, attraverso un sistema organizzato e coordinato di progettazioni, di opere pubbliche, di azioni specifiche; il tutto collegato ad un modello gestionale unitario dei contenitori storici, che ne esalti il ruolo, per far decollare il turismo culturale. Il Programma si articola in tre progetti (Case mediterranee, Qualità Urbana e No CO2), composti da decine di azioni ed in quindici investimenti mirati e di alto livello sui contenitori e sui beni culturali del Centro. Tutto questo deve partire nei prossimi quattro anni. Oltre a ciò si è previsto di realizzare alcuni studi e verifiche tecniche connesse ad opere che potrebbero essere realizzate, qualora vi sia adeguata fattibilità, tra la fine della legislatura attuale e la prossima. Tali studi preliminari si riferiscono al recupero dell’Arsenale delle Galeazze, attualmente di proprietà dell’Agenzia del Demanio, alla possibilità di realizzare un parcheggio sotterraneo sotto Piazza della Repubblica, al recupero e valorizzazione dei depositi carburante della Marina sopra Via Ninci e delle cisterne di accumulo acqua situate nel sottosuolo del Centro. Dimenticandosi il 95% del progetto, sicuramente senza averne letto i reali contenuti, vi è subito chi si è scagliato in particolare contro uno di questi studi, quello del parcheggio sotto Piazza della Repubblica, paventando rischi, se non ipotetici disastri. Non mi riferisco ovviamente a chi ha sollevato in buona fede delle legittime perplessità, ma a chi ha voluto strumentalmente distrarre l’attenzione dai contenuti reali del programma, per cominciare una sorta di controcanto politico teso a sminuire la portata dell’unico tentativo fatto negli ultimi decenni di sistematizzare gli investimenti ed il modello gestionale applicabile al Centro Storico. Tra la luna ed il dito, in sostanza, si è voluto evidenziare il dito. E lo si è voluto fare per esercitare una precisa azione politica tesa a sminuire, a minimizzare, se non demonizzare il contenuto del Programma. Questo modo di comportarsi, oltre che scorretto, è tre volte sbagliato: - perché uno studio di fattibilità è appunto una verifica della realizzabilità di un’opera ed è assurdo voler demonizzare persino il diritto-dovere di andare a fondo; - perché si distoglie il dibattito dai temi veri del programma Centro Storico, da tre progetti e quindici investimenti qualificanti, quando invece questo dibattito, anche con contenuti critici, sarebbe importante per migliorare il programma e quindi, alla fine, garantire che questo ultimo treno per il Centro arrivi davvero in stazione col contributo di tutti; - perché un Programma come quello che abbiamo elaborato non è frutto di una visione di parte e non appartiene a questa legislatura ed a questa maggioranza soltanto, ma vuole e deve essere uno spazio di azione e riflessione bipartisan per il futuro non solo prossimo di questa Città. Una cosa la voglio dire poi proprio sulla specifica questione del presunto parcheggio sotterraneo sotto Piazza della Repubblica. Di questa opera, che colpisce la fantasia, ma che non è certamente centrale nel nostro Programma, se ne parla da decenni, ma nessuno ha tratto conseguenze definitive. Sono sicuramente tra coloro che avanzano dubbi, ma finchè non facciamo i necessari approfondimenti il rischio è che uno scenario preciso e conclusivo non emerga mai. Quello su cui mi sento di esprimermi con sicurezza è che l’idea, avanzata da alcuni dei critici, di recuperare Piazza della Repubblica come antica piazza d’armi, cancellando gli attuali parcheggi senza trovarne di equivalenti nel perimetro del Centro è un gravissimo errore, perché vorrebbe dire dare un colpo mortale proprio a quei commercianti ed a quegli esercenti che col Programma Centro Storico vogliamo tutelare e sostenere. Questo errore dalla mia Giunta non verrà fatto. Voglio infine esprimere una parola di ringraziamento a tutti coloro che, in questi giorni, anche da posizioni politiche opposte, hanno dimostrato condivisione, costruttività e voglia di collaborare, anche criticamente, per far crescere i contenuti del Programma. Li ringrazio di cuore, perché hanno colto il senso del lavoro svolto e da svolgere: promuovere un tentativo serio di organizzazione di tutte le energie disponibili per tutelare il patrimonio pubblico più importante di Portoferraio e quindi della nostra Comunità.
consiglio comunale 2 dicembre peria