I prodotti locali, garantiti e di qualità, che si fondono con la buona cucina elbana. Questo è lo scopo dell’operazione “I percorsi del gusto” che dà al turista la possibilità di conoscere le eccellenze del nostro territorio, vale a dire conquistare il villeggiante non solo per le bellezze naturali dell'Elba, ma anche per la sua cucina e i prodotti della sua terra. Si tratta di un’azione intelligente che mi auguro “trovi sponda” nell’Ente Parco Nazionale, nella Provincia e nei Comuni. L'iniziativa si muove su tre livelli, un menù a costi agevolati: vanno da 25 a 45 euro a persona; una carta per l’educazione ai sapori locali: i vini e gli oli isolani; una card dedicata ai turisti che prevede sconti fino al 10%. La card sarà distribuita dall’APT e dalle altre agenzie di viaggio. “I percorsi del gusto” vede coinvolte la Confesercenti, la Coldiretti, il Consorzio Agrario e la Banca dell'Elba, e ovviamente le associazioni dei ristoratori, degli olivicoltori e dei produttori di vini. Chiedere alle istituzioni locali e al PNAT di “fare sponda” vuole dire fasi carico delle proposte delle associazioni: 1°) consentire che i terreni agricoli abbandonati siano liberati dalla macchia che li ha ricoperti; 2°) ostacolare la vendita di vini e oli spacciati come elbani ma che elbani non sono. A me paiono due obiettivi ragionevoli.
Cucina corso alberghiero