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Il SINAPPE risponde alla lettera del nostro lettore "Due metri, due pesi e due misure"

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 27 aprile 2010

Esimio signor LANZI, Egregia redazione ”ELBAREPORT”, la scrivente Organizzazione Sindacale della Polizia Penitenziaria intende esprimere le proprie considerazioni in merito all’articolo di stampa avente pari oggetto apparso in data 26 u.s. sul Vostro quotidiano (che ad ogni buon conto si allega in copia) per il quale si richiede – per par condicio- di pubblicare anche la presente. Infatti da esso emerge che Lei sarebbe a conoscenza di una serie di eventi fra i quali lo “spaccio di droga da parte di alcuni agenti” , la cui fonte è tutta da dimostrarsi … Stante il più assoluto riserbo degli Inquirenti ( tenuti a mantenere l’assoluto segreto istruttorio…) anche la scrivente viene a conoscenza delle notizie dai Mass Media , come del resto Lei (?????) e tale notizia a noi NON RISULTEREBBE… Inoltre, Lei andrebbe diritto alle conclusioni , asserendo che essi “si sono macchiati di un reato odioso” . Ci pare opportuno rammentarLe che la Carta Costituzionale prevede che : “Nessuno puo’ essere definito colpevole fino a che una sentenza passata in giudicato non lo ritenga tale…” Fermo restando che SCONOSCIAMO a che punto siano le indagini della Magistratura , siamo sicuri che non vi sia ancora stata alcuna sentenza da parte di essa !!! La si invita pertanto a moderare i termini , a meno che Lei non sia in grado di attestare le Sue dichiarazioni . In tal caso , La si invita a rivolgere ogni Sua conoscenza in merito alla Magistratura Stessa !!! Lei inoltre aggiunge che “dobbiamo essere contenti che la Stampa non abbia divulgato i nomi degli indagati” ; ci risulta che tale atteggiamento sia una PRASSI DOVUTA , nel nome della “Privacy” di ogni cittadino !!! Pare poi grottesco che Lei accusa di avere usato “pesi e misure differenti nel divulgare la notizia” quando , lo ribadiamo, non ci constano altre informazioni che quelle dei mass media su cui lei stesso scrive !!! Vorremmo ora sapere : chi avrebbe divulgato notizie “attenuate” ??? Lei poi accusa alcuni Poliziotti Penitenziari di “assenteismo e doppio lavoro” ( secondo lei “molto diffuso” )… Fermo restando che entrambe le accuse da Lei rivolte sono perseguibili tanto dal punto di vista Amministrativo e Disciplinare che Penale, La si invita a porre per iscritto ogni propria conoscenza in modo che i “colpevoli” siano sanzionati tanto dalla Amministrazione dalla quale essi dipendono, che dalla Legge !!! in caso contrario , la si invita ad omettere ogni insinuazione !!! lei infine accusa il “pessimo giornalismo italiano…” Ci consta che chi, come Lei , scrive notizie tutte da verificare spacciandolo per vere, ed omette di ricordare che all’interno del Penitenziario isolano vi è una larghissima parte di Dipendenti che svolge incarichi TRIPLI DI QUELLI PREVISTI e da mesi NON PERCEPISCE GLI EMOLUMENTI che gli spetterebbero, debba di diritto essere annoverato fra chi fa parte della fetta della informazione da Lei stesso accusata. Nel rammentarLe che la Polizia Penitenziaria sta formulando alla propria Amministrazione tutte le proprie rimostranze per i propri diritti negati e che “questa” notizia viene ignorata dai mass-media, si coglie l’occasione per formularLe distinti saluti.