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Sindacato e dirigenti scolastici: difficoltà per le supplenze all'Elba

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 22 aprile 2010

Una scuola allo sbando secondo Patrizia Villa del sindacato Flc Cgil, che denuncia l'impossibilità a mantenere un livello soddisfacente dei servizi scolastici. Motivi? Carenza di personale e di risorse economiche, sia per il funzionamento sia per il pagamento dei supplenti. Aggiunge Paola Berti, dirigente del Comprensivo di Marciana Marina. “Piccoli miracoli per garantire il servizio, con i sacrifici dei docenti per sostituire gli assenti. Noi rischiamo a livello di budget, paghiamo supplenze che potrebbero andare oltre le entrate di bilancio. Una nuova rigidità delle norme ministeriali che ci può mettere in crisi”. Quindi serpeggiano malumore e preoccupazioni con problemi da sabbie mobili per i casi di assenze di docenti. Disagi creati dalla nota "controriforma" Gelmini. "Episodi in cui -dice la sindacalista docenti vengono costretti, per senso di responsabilità, a supplire i colleghi assenti e ad accogliere nelle classi bambini di altri, solo parcheggiati”. E la lezione in tal caso è compromessa per tutti. In proposto si esprime anche Vincenzo Liorre, responsabile del Comprensivo portoferraiese. "Esistono situazioni non certo felici- dice- le compresenze alla media non esistono più e in pratica non si possono fare supplenze. Ecco che si ricorre, quando possibile, ad ore aggiuntive per i docenti, per coprire un'assenza improvvisa. Oppure i ragazzi vengono divisi per le classi. Una situazione decisamente peggiore rispetto al passato quando c'era il Tempo prolungato. Diversi insegnanti avevano da completare l'orario a 18 ore settimanali, così avevamo spazi per garantire un servizio continuativo e completo agli studenti”. “Nel mio comprensivo-fa notare Paola Berti- si risolve grazie ad un forte spirito di solidarietà, con sacrifici di diversi docenti che si aiutano in caso di assenze, ma a volte si accorpano le classi e cerchiamo di evitare di dover tagliare l'orario scolastico. Davvero una situazione difficile”. E quindi regna il disagio per programmare una normale attività didattica, situazioni create da un taglio di risorse che non produce qualità. “Ci vogliono risposte adeguate-conclude Villa- e celeri da chi ha le responsabilità su tali situazioni".


Scuola Media Pascoli Ingresso

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