Sappiamo già in anticipo che riceveremo come risposta un altro comunicato vuoto demagogico e sappiamo pure che non riceveremo alcuna risposta alle nostre domande, però ci proviamo ugualmente e poniamo all'attenzione pubblica un paio di questioni inerenti al Parco minerario che nessuno ha ancora sollevato: l'escavazione e vendita del minerale e il piano aziendale. Il nostro sindaco, o chi per esso, se ha cinque minuti di tempo, dovrebbe, infatti, spiegarci per quale oscuro motivo (totalmente incomprensibile) si è opposto con tutte le sue forze, e da sindaco e da sottosegretario, alla redditizia operazione di escavazione e vendita di minerali che non solo avrebbe permesso alla società di autofinanziarsi in tutto e per tutto ma aveva permesso di mettere un freno alla piaga del traffico illegale di minerali. Si fa un gran parlare di turismi e non si riesce a capire che anche questa sarebbe un'iniziativa valida per portare nel nostro comune un determinato target turistico? Chi fa oggi (e furbescamente lo ha fatto in campagna elettorale) il salvatore della patria, con proposte fantasiose ed estemporanee, altro non è che il principale affossatore della società. Ricordiamo poi, che una società per essere rilanciata, e lo diciamo anche agli operatori economici e al presidente della Pro Loco, ha bisogno di un piano aziendale e non di un semplice riequilibrio di quote o di azionariato diffuso. E qui di piano aziendale nessuno ha mai parlato.
argine rosso rio miniere