Solidarietà alla Polizia penitenziaria anche da parte dell’assessore per il Diritto alla Salute della Regione Toscana, Enrico Rossi, riguardo alla vicenda accaduta nei giorni scorsi all’interno del carcere di Porto Azzurro. L’assessore ha ricordato l’accaduto durante la visita al carcere di Solliciano. «Penso che, a partire dai detenuti tossicodipendenti, sia possibile un lavoro di alleggerimento delle carceri, per interrompere una spirale che minaccia di diventare insostenibile. Naturalmente garantendo pienamente la sicurezza dei cittadini- ha detto Rossi- e senza correre il rischio di aumentare il livello di pericolosità sociale. Noi siamo disponibili a studiare misure alternative ad una condizione: che le carceri toscane non vengano nuovamente affollate da detenuti provenienti da altre regioni». La visita si è svolta nei giorni scorsi in occasione della consegna dei materassi, dei cuscini e dei kit per l'igiene personale, acquistati grazie a uno specifico finanziamento da lui stesso proposto alla giunta regionale. L'assessore Rossi aveva preso questo impegno a conclusione della visita compiuta nel carcere fiorentino il 15 novembre scorso e la giunta regionale aveva approvato lo stanziamento di 620 mila euro il 20 novembre. «Tutti i cittadini, liberi o detenuti, hanno diritto alla dignità personale. E questa passa anche dal rispetto per le più elementari regole di igiene personale e degli ambienti dove si vive. Le carceri sono la misura della civiltà di un paese e noi siamo una regione civile», ha detto l’assessore.