Il Consiglio comunale di Rio Marina ha approvato il nuovo Regolamento urbanistico del Comune. Con l’esame di 339 osservazioni, l’iter del più importante strumento di pianificazione urbanistica si è compiuto ieri col voto favorevole di nove consiglieri e l’astensione di tre. Il Regolamento disciplina in modo armonico lo sviluppo socio-economico e ambientale del territorio. Introduce una serie di prescrizioni e incentivi per il risparmio energetico, la bioedilizia le fonti energetiche rinnovabili, la tutela del patrimonio paesaggistico, naturale e storico-culturale. Disciplina anche la fascia costiera, per valorizzare e regolamentare la balneazione e i servizi. Previsto l’ampliamento dei porti di Rio Marina e di Cavo e delle infrastrutture connesse che - data la loro rilevanza - saranno regolati mediante un accordo di pianificazione già avviato con tutti gli enti che hanno competenza in materia. Quanto alle previsioni, il dimensionamento complessivo del Piano strutturale era costituito per la maggior parte dal residuo del vecchio Prg. E il Regolamento urbanistico prevede un’attuazione di circa il 60 per cento, soprattutto di quota residenziale, per la quale vi è una forte richiesta dei cittadini, soprattutto giovani, che non trovano soluzioni a Rio Marina e sono costretti a trovarle in alti Comuni. Per stimolarne la realizzazione le previsioni di nuova edificazione dovranno essere attuate entro 5 anni, trascorsi i quali decadranno. “Oggi – ha detto in Consiglio comunale il sindaco Francesco Bosi - portiamo a compimento uno degli atti più importanti di questa amministrazione, Il Regolamento sostituisce il vecchio Piano regolatore, descrive una linea di sviluppo per Rio Marina e Cavo, e consentirà ai cittadini di realizzare molte previsioni che - pur nel rispetto della tutela ambientale – determineranno una crescita indispensabile. Abbiamo anche previsto alcuni interventi a sostegno di attività commerciali per superare la stagionalità. E crediamo che questa visione dello sviluppo debba contemperare la salvaguardia dell’ambiente con i diritti delle persone”. “Purtroppo – ha aggiunto Bosi - devo rilevare i lunghi tempi che sono stati necessari, e che derivano da una normativa regionale sempre più complessa. Una situazione che patiscono tutti i Comuni toscani, non a caso sono pochi quelli che ad oggi hanno approvato il loro regolamento. La procedura attuale costringe infatti i Comuni a tempi lunghi e spese rilevanti. Talvolta sembra un ‘percorso a ostacoli’. E’ evidente che questa situazione va rivista poiché ne vanno di mezzo le opportunità di troppe persone. E ciò è tanto più grave in un momento come questo di crisi economica”.
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