Nella serata di Lunedì 22 marzo è iniziata l’operazione congiunta dei Carabinieri dell’Isola d’Elba e di quelli della Tenenza di Scafati (SA) per catturare ed arrestare 5 persone accusate a vario titolo di traffico illecito di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, tra cui A.N., 28enne, nato a Castellamare di Stabia e residente a Rio nell’Elba. Il campano, già nella mattina di martedì 23, è stato richiuso nella Casa Circondariale di Livorno. L’indagine che ha portato all’emissione dei 5 provvedimenti di custodia cautelare in carcere, per ordine dell’ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Nocera Inferiore, è stata condotta dai Carabinieri della Tenenza di Scafati. I militari della provincia salernitana hanno ricostruito una serie di relazioni tra personaggi campani dediti al traffico illecito di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, operante nell'agro nocerino- sarnese, nella provincia di Salerno. Tra gli altri i Carabinieri hanno individuato anche A.N., che dopo aver gestito i rapporti commerciali “particolari” nella zona di Scafati si era rifugiato all’Isola d’Elba con la presumibile speranza di rendersi difficilmente raggiungibile ed individuabile. Il giovane era infatti l’artefice della ricostruzione dei rapporti tra spacciatori e “clienti”, interrottisi nel momento in cui i Carabinieri di Scafati avevano arrestato il cognato ed il fratello. Il 28enne, a quel punto, aveva preso in mano le redini del traffico illecito gestito dai due parenti e dopo aver pazientemente ricostruito i rapporti con gli abituali acquirenti, si era recato, nella provincia salernitana, recuperando la merce nei diversi nascondigli utilizzati dal gruppo di spacciatori come magazzini per stoccare le dosi di sostanza stupefacente, iniziando così la distribuzione. Il suo lavoro sarebbe finito una volta terminate le scorte, in quanto il traffico vero e proprio, con nuovi approvvigionamenti, avrebbe potuto riprendere solo dopo la scarcerazione del fratello e del cognato. Terminata la cocaina e raccolti i soldi, A.N. si è quindi rifugiato all’Isola d’Elba, conducendo apparentemente una vita normale, con l’intenzione, forse, di passare il più inosservato possibile. Quella nuova presenza non è però passata inosservata ai Carabinieri della Stazione di Rio Marina, che hanno cominciato a monitorare il neo giunto e avviato un proficuo raccordo coi colleghi dell'area salernitana sul nuovo ospite. E i collegamenti con l'Arma nocerina non hano tardato a dare frutti, subendo una svolta in questa settimana, allorquando la morsa si è stretta attorno ad A.N.e al suo gruppo di riferimento. Nella serata di Lunedì 22 marzo è quindi scattata la trappola per A.N., che arrestato dall'Arma piaggese su ordine dell'Autorità Giudizziaria rimarrà a disposizione dei magistrati nel carcere di Livorno in attesa del processo.
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