Torna indietro

A Sciambere del messia d'accatto

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 23 marzo 2010

Caro Gianluigi Ti scrivo perché sei un uomo di scienza medica oltre che di coscienza e perché so che hai avuto la ventura di assistere negli ultimi mesi della sua vita Luana, che ancora non ha finito di quotidianamente mancarci. Ti scrivo dopo aver passato alcune notti in ospedale assistendo ad un briciolo delle sofferenze che tu vedi ogni giorno. Ti scrivo per chiederti, se non hai provato, lo stesso profondo senso di disgusto che ho provato io leggendo nei report della cosiddetta festa dell'amore, che tra un insulto alla magistratura, ed un'offesa alla costituzione, una canzonetta ammiccante ed un sorriso di plastica l'ometto si è permesso di dire che tra tre anni sconfiggerà il cancro. Credo che sia oltre che una follia scientifica moralmente intollerabile che si faccia campagna elettorale promettendo una cosa del genere. Di più, giocare con queste cose, fare per qualche lurido voto scervellate promesse miracolistiche (dopo aver tagliato i fondi per la ricerca), lo considero un sanguinoso insulto a quanti di quell'atroce male sono morti ed ai loro cari, e soprattutto a quanti di qui a tre, dieci anni purtroppo saranno vinti dalla "bestia", nonostante le promesse di Piazza San Giovanni. C'è solo un tumore (figurato) che questo funambolo in perpetuo equilibrio tra il baratro del ridicolo e l'abisso del tragico potrebbe debellare, e pure in meno di tre anni, semplicemente andandosene, tornando a curare le sue moltiplicate (anche dal suo governare) ricchezze, perché egli stesso è una anomala escrescenza del tessuto democratico d'Italia. Lui è la malattia che ha inferocito questo paese, che ha trasformato gli avversari politici in nemici, che ha fatto smarrire in primis alla destra quel senso dello Stato e delle regole ed un'altra serie di "valori" di cui proprio la destra più si fregiava. Ma vale per la destra la candela tenere in piedi l'impero di un ibrido tra Caligola e Pappagone che ora si atteggia pure a Padre Pio? Si illude la destra di uscire con le penne intatte dallo scatafascio generale che fatalmente seguirà la caduta di berlusconi, se non riuscirà, essa stessa, incominciando da subito, a riformarsi a riorganizzarsi intorno ad idee che non siano promesse vuote, intorno a strumenti veri di democrazia? La storia è spietata ed ha sempre riservato la stessa fine ai messia d'accatto e la stessa fine agli apostoli taroccati. Fatelo tacere se e finché ancora potete.


Vetro Rotto

Vetro Rotto