Fossimo nelle brache di un Sindaco che si vedesse sigillare dai Carabinieri la Sezione Urbanistica dell’ufficio tecnico con tutto il cocuzzaro (direbbero a Roma) cioè con all’interno l’appena adottato (in mezzo a ferocissime polemiche al limite dell'ombrellata in consiglio) Regolamento Urbanistico, non saremmo sereni. E meno sereni ancora saremmo se avessimo perso pezzi della nostra maggioranza e Vicesigari su questo scoglio, e se avessimo dovuto convincere i residui consiglieri della nostra maggioranza ad ingozzarsi quel piano così come era, con la minaccia non velata di “andarsene tutti a casa” di chiudere bottega. E ancora calerebbe la serenità nel sapere che la Provincia avesse annunciato ricorso al TAR avverso quel regolamento, giudicandolo non coerente con gli altri strumenti urbanistici a cui deve essere per legge subordinato. E la serenità andrebbe in picchiata sapendo che centinaia di cittadini avessero (inutilmente) presentato osservazioni, altri denunce, altri esposti in ordine al regolamento urbanistico ed a maneggioni che tentavano di acquisire aree che sarebbero diventate appetibili. E la serenità scenderebbe molto sotto zero sapendo che le indagini (se il sequestro è totale) non riguardano probabilmente singoli aspetti ma tutto l’impianto del regolamento. Ma si vede che noi siamo ansiosi: non a caso Rossi fa rima con “scossi” mentre Ageno fa rima con “sereno”: E serenamente il Sindaco dice : “Sono arrivati i Carabinieri? Benissimo controlleranno e vedranno che siamo a posto!” E’ noto infatti che i Carabinieri di solito sequestrano gli atti più trasparenti! “Hanno messo tutto sotto sequestro? Ma è perché non c’erano i funzionari!” Logicissimo , ogni volta che prendiamo le ferie anche da noi i Carabinieri sequestrano l’ufficio, lo fanno come atto di cortesia, per essere sicuri che ritroviamo tutto a posto quando torniamo in servizio (con la gentaccia che gira!) E l’Ageniale serenità cresce ragionando della validità del piano sequestrato: “il nostro Regolamento Urbanistico – dice - che è già stato approvato dal Consiglio Comunale e pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana, conserva tutto il suo valore amministrativo e la sua operatività". Noi invece paurosi come siamo raccomandiamo ai concittadini di attendere esiti di indagini e ricorsi per vederci più chiaro. Se già avessimo impegnato dei soldi nella realizzazione di qualcosa prevista da quel Regolamento saremmo assolutamente incurabili con un farmaco somministrato in supposte. Insomma siamo in netto contrasto col nostro primo sereno cittadino. Costringiamo i nostri lettori a scegliere tra la verità di un grande sindaco e quella di un piccolo giornale. Ma, visti i precedenti, da chi comprereste una macchina usata, da noi o dal Sindaco?