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Le preoccupazioni di Marco Landi (UDC) sul futuro di Toremar

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 20 marzo 2010

Recentemente si è tenuto un incontro in Provincia con il Comandante Angelo Roma, il quale ha parlato con correttezza e apertura nei confronti di una vicenda che potrebbe rendere meno uguali degli altri cittadini italiani, gli abitanti delle Isole dell’Arcipelago Toscano. Nell’incontro si è detto chiaramente come stanno le cose, anche sul fronte di un possibile monopolio privato: meno corse totali e prezzi maggiorati. Possibilità molto più reale, dopo l'assegnazione degli ultimi 5 slot su Piombino a Blu Navy (compagnia senza navi), ma necessaria per garantire che almeno il 20% degli slot siano di un concorrente come richiesto dal Garante, in caso Moby incameri Toremar. Inoltre, si è chiarito che le voci relative ad una Toremar sull'orlo della bancarotta sono false e soltanto strumentali per giustificarne la vendita della proprietà voluta dalla Regione, come ribadito nell’autunno scorso dal sottoscritto e come dimostrato dalle 11 dichiarazioni di interesse all'acquisto. Per quanto riguarda il fronte prezzi, l'unica garanzia di un calmiere potrebbe essere data da una partecipazione pubblica con potere decisionale. Questa soluzione è stata proposta dall’UDC in sede di Consiglio Provinciale, mentre i maggiori partiti, PD e PDL, che tra loro si sono accordati, hanno sempre sviato sul problema. Infatti, le agevolazioni sui prezzi, se saranno (…) imposte dal bando, queste potranno solo riguardare i residenti, come detto da Regione Toscana e alcune categorie. Inoltre, se si spera nella concorrenza, vista l'esiguità degli accosti a Piombino, questa sarà di difficile attuazione, per non dire impossibile, nei periodi di maggior traffico, quando la richiesta sarà sempre maggiore dell'offerta. Infine, ma non certo per importanza, la questione del personale. In Toremar lavorano ad oggi 161 persone, e se ci sarà l’accordo annunciato sui giornali, ma che non risulta ancora sottoscritto, con le 19 nuove assunzioni a tempo indeterminato si passa a 180 lavoratori. La consistenza numerica del personale navigante necessaria per il regolare funzionamento della flotta, pattuita e firmata tra le parti, in data 23.12.2003, per l'armamento di 6 navi e l’aliscafo, e per la normativa servizio/riposo del personale è di 222 persone. Dalla data di cui sopra, la Toremar ha acquisito un'altra nave e la consistenza numerica del personale, per il fabbisogno dell'armamento della menzionata nave, non è stata concordata ma quantificabile in 16 unità (8 per due turni), personale minimo richiesto dall'Autorità Marittima. L'elenco del personale navigante, dal 23.12.2003 non è stato più aggiornato per i motivi dovuti alla mobilita dei Lavoratori del Gruppo Tirrenia, impedimento ormai superato con lo scorporo della Toremar S.p.A. dal Gruppo Tirrenia, aggiornamento che invece potrebbe fare la Regione. Per farla breve, oltre ai 17 amministrativi che non hanno nessuna garanzia sul mantenimento della sede a Livorno. La Toremar, prima dell'avvento di Tirrenia e ora della Regione Toscana che usano un gran numero di precari, dava lavoro in maniera stabile a 222 marittimi che ora con il Bellini dovrebbero essere 238. In poche parole non si assumono 19 precari, è vero, ma si prepara la strada, inserendo nel bando 180 marittimi, alla perdita di circa 60 posti. Inoltre nessuno parla dei dipendenti delle biglietterie sul nostro territorio che lavorano esclusivamente conto Toremar, i quali specialmente nel caso di acquirenti già presenti nei porti di scalo non avrebbero nessuna possibiltà di mantenere il lavoro, e si parla almeno di altre 30 persone e delle loro famiglie. Un ultima cosa, che ritengo vergognosa, è il fatto che la Regione dal 10 marzo 2010 non apra le buste delle dichiarazioni di interesse e non renda pubblici gli 11 nominativi, giustificandosi che non conoscendo i pretendenti, il bando non favorirà nessuno. Ma perche non hanno fatto subito il bando se non volevano sapere chi era interessato?


Marco Landi

Marco Landi