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Diritti di impianto per i vigneti. Assessore Pacini: “Opportunità per le isole"

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 06 marzo 2010

La riassegnazione dei diritti di impianto per le superfici vitate che la Regione ha accordato per i territori delle isole dell’Arcipelago – ha dichiarato l’assessore provinciale all’agricoltura Paolo Pacini – è un’opportunità che il territorio può cogliere, nell’ambito ovviamente di una programmazione e pianificazione che devono essere frutto delle scelte condivise da tutti gli enti territoriali”. L’assessore giudica positiva la decisione della Regione, che accoglie la richiesta avanzata l’estate scorsa dalla Provincia. L’iniziativa dell’Amministrazione era scaturita anche dalle numerose sollecitazioni delle associazioni di categoria, preoccupate per la perdita dei diritti dovuta a vari fattori, tra i quali il maltempo, che avevano impedito il rispetto dei termini previsti per l’esecuzione dell’impianto di nuove viti. “La Provincia non ha fatto alcun atto autorizzativo – ha chiarito l’assessore – ma abbiamo operato perché non andasse perduta una importante opportunità per ripristinare e valorizzare un patrimonio viticolo, la cui presenza ancora oggi è evidente sul territorio delle piccole isole dell’arcipelago toscano. Un’azione, la nostra, che tende alla crescita del settore agricolo, particolarmente importante in un sistema di sostenibilità dello sviluppo economico”. Per quanto riguarda Pianosa, la richiesta di aumentare il potenziale viticolo dell’isola era pervenuta dall’unica realtà produttiva agricola esistente, costituita prevalentemente da ex detenuti. La Regione, con il progetto “Valorizzazione della viticoltura delle isole dell’arcipelago toscano e Argentario”, ha rimesso a disposizione 30 ettari di riserva regionale - 15 all’Elba e il resto suddiviso tra Pianosa, Capraia e Gorgona - che non erano stati utilizzati. “Con questo atto – ha aggiunto Pacini - la Regione offre un’occasione ai viticoltori dell’Arcipelago per produrre vini di pregio, aleatico e ansonica, che possono andare incontro non solo alle richieste dei turisti, ma anche a quelle di una clientela più esigente e dei numerosi eno-intenditori. Un’opportunità che i produttori ed il territorio potranno cogliere per l’affermazione delle identità peculiari dell’Arcipelago”.


Paolo Pacini

Paolo Pacini