Legambiente Arcipelago Toscano a Regione e Provincia: "Alle Prade vogliamo l'Oasi, non discariche di terra" Legambiente Arcipelago Toscano ha inviato a Regione Toscana, Provincia di Livorno e Comune di Portoferraio la seguente segnalazione: riguardante lo scarico di terra all’interno del SIR Schiopparello-Le Prade (Portoferraio): Legambiente Arcipelago Toscano ha ricevuto via e-mail il 4 marzo 2010 la seguente segnalazione corredata dalla foto allegata: “Stamane, con una certa sorpresa, ho visto diversi cumuli di terra sul bordo a valle della strada per Bagnaia, 100 m. dopo il bar "La Curva" in direzione Bagnaia. Trattandosi di un SIR, mi è venuto il dubbio se siano regolari lo scarico od il deposito temporaneo. Si tratta di terra di scavo che è stata scaricata dal bordo strada su un campo sottostante, fino a colmare il dislivello, successivamente spianata a costituire un terrapieno. Non si tratta quindi di deposito temporaneo. Il fosso tra la strada ed il campo è stato probabilmente colmato. Trattandosi di zona umida tutelata mi sembra che sia una operazione scriteriata, chiunque sia il responsabile”. Ci risulta che il Comune di Portoferraio abbia avviato i necessari controlli. La gestione e difesa della Zona umida delle Schiopparello-Le Prade (la maggiore delle uniche due di una certa dimensione rimaste all’Elba che si estende per circa 4 ettari nella costa del Comune di Portoferraio, a ridosso di una spiaggia) dovrebbe però maggiormente interessare la Regione Toscana che, per il suo grande valore naturalistico e la sua importanza per la migrazione, sosta e nidificazione dell’avifauna,l’ha protetta come Sito di Interesse Regionale (SIR) e la Provincia di Livorno che negli anni passati l’ha proposta come Oasi (tanto che la pubblicazione dell’Arsia “Le Oasi di protezione faunistica in Toscana” la include nel suo elenco specificando che “deve ancora essere deliberata, esiste al momento la proposta di istituzione nel Piano fauinistico-venatorio provinciale 2001-2005), senza però mai arrivare ad una sua istituzione definitiva,. Proprio questa zona umida, insieme a quella di Mola, rappresentando un importantissimo elemento della Important bird area (IBA) dell’Elba e una zona umida nell’immediate vicinanze del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, è stata al centro della vicenda dell’interramento dell’elettrodotto di Terna (che attraverserebbe con la sua linea aerea proposta proprio il corridoio naturalistico che divide le due aree e le du Zps presenti all’Elba). Si chiede quindi alla Regioone Toscana ed alla Provincia di Livorno immediati interventi di salvaguardia (ad iniziare dalla tabellazione e dall’apposizione di cartellonistica con i divieti e le condizioni di utilizzo del SIR) per fare in modo che simili episodi non accadano più e di recupero e valorizzazione della Zona umida di Schiopparello-Le Prade che, si ricorda, negli anni passati è stata oggetto anche di incendi dolosi. Si invitano la Regione Toscana ad un maggiore controllo del SIR e e la Provincia di Livorno, alla quale è affidata la gestione, a realizzare davvero ed al più presto quell’Oasi promessa e mai realizzata.
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