L’Isola d’Elba ha bisogno di presentarsi ai tavoli istituzionali con un’unica voce, con amministratori che abbiano la schiena dritta e senza il cappello in mano. Lo “Stop ai Tralicci” dimostra come solo l’unione fa la forza. Perciò basta con le polemiche inutili e, per lo più, faziose. La via per giungere alla semplificazione istituzionale è lunga, si tratta di una conquista culturale, prima ancora che politica, e allora bisogna iniziare dal basso. Partiamo dal Consiglio Elbano dei Ragazzi, diamo voce e strumenti ai giovani affinché, almeno loro, inizino a parlare in modo sovracomunale, e quindi ragionino dell’Elba come di un unico sistema territoriale economico e sociale. Intanto è necessario che i comuni di Rio Marina, Porto Azzurro, Marciana Marina entrino nell’Unione dei Comuni. Questo è necessario anche perché il Codice delle Autonomie stabilisce l’obbligo per i piccoli Comuni, quelli sotto i 3.000 - 5.000 abitanti, di associare le loro funzioni fondamentali. Inoltre il disegno di legge governativo individua le Unioni quali unici strumenti di gestione dei comprensori. Allora dico al presidente Della Lucia: dai Claudio, datti da fare, partiamo dai ragazzi.
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