La vittoria che l’Elba ha ottenuto per far interrare i restanti 20 tralicci autorizzati a Terna negli anni scorsi per mettere in sicurezza il rifornimento energetico dell’Isola, è un successo dell’unità tra Cittadini, Istituzioni e Associazioni, ed è anche la dimostrazione di come l’unità del territorio, oltre le divisioni politiche e campanilistiche, consenta di raggiungere obiettivi difficili. L’attenzione che Terna ha riservato alla decisiva lettera del Comune di Portoferraio, circa le mutate esigenze energetiche e alle altrettanto decisive lotte pacifiche dei cittadini lascia ben sperare che la sospensione dei lavori in vista di un tavolo Comune _Regione-Terna-Comitato, si traduca nell’interramento che tutti vogliamo.. I maggiori costi dell’interramento, in quanto dovuto a nuove esigenze di connessione nella zona prospiciente la linea elettrica, dovrebbero essere automaticamente distribuiti sulle utenze nazionali come qualsiasi altra opera d interesse nazionale. Ma poiché è sempre bene nutrire la speranza di azione e ragione, nel caso sorgessero dubbi circa il sostenimento di tali costi, è forse opportuno ricordare che la Regione concede da tempo (e lo farà fino al 2024) a ENEL lo sfruttamento della risorsa geotermica della Toscana; è stato calcolato che negli scorsi anni i ricavi di ENEL siano ammontati a circa 500 milioni all’ anno. Poichè ENEL è anche azionista di TERNA, non sarà difficile per il nuovo Consiglio Regionale che uscirà dalle elezioni di fine mese, argomentare che l’ interramento i toscani e gli elbani l’ hanno pagato in anticipo.
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