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Al Candidato Governatore della Toscana Enrico Rossi

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 27 febbraio 2010

Caro Enrico, permettimi di darti un consiglio per i prossimi incontri che dovrai avere con tutti gli elettori della Regione. Verifica come l’incontro è stato preparato dai locali responsabili del PD al fine che non si verifichi più, spero sia il primo e anche l’ultimo, come a Portoferraio il 26 febbraio, dove il canovaccio ha ricordato incredibilmente le riunioni del soviet di infausta memoria. Per chi legge e non era presente nella sala di Viale Manzoni è opportuno fare una breve cronistoria: la riunione inizia con l’introduzione (dovuta) del segretario di zona del PD, partito a cui appartiene Rossi . Durante l’intervento il Sindaco Peria, uno dei maggiori responsabili della questione Terna, tira fuori dal cilindro - come d’incanto- la sospensione e la revisione della parte di elettrodotto non interrato. Ovviamente, anche Rifondazione, come i presenti interessati, è lieta di questa nuova e inattesa posizione della S.p.a., sperando però che non sia una bufala elettorale e pertanto mi auguro che i cittadini siano vigili ed attenti. Il Puntale insegna. Il Segretario Mazzei annuncia la presentazione di sei domande al Candidato Governatore ed invita i proponenti che, sorpresa, nell’ordine sono: -il segretario del P.D. di Rio Marina con il ruolo di esaltare a dismisura la sanità (Rossi è l’attuale assessore), scordandosi, ovviamente, di chiedere perché l’ospedale di Portoferraio è nelle attuali condizioni e quali sono le prospettive future; -il segretario del P.D. di Campo dell’Elba che parla di scuola; -il rappresentante degli albergatori che legge il documento redatto personalmente dal suo presidente che, per ragioni superiori, non è potuto intervenire; -il responsabile del CNA ….che però nel frattempo se ne è andato, sostituito tempestivamente da un candidato del P.D. che parla della viabilità in continente, della trasformazione della linea ferroviaria Piombino Campiglia in metropolitana di superficie, della necessità della trasformazione della stazione ferroviaria di Campiglia, in quanto importante (quasi come quella di Bologna) e quindi abbisognevole di altro nome. Esalta poi la scelta della messa a bando della ex Toremar, garanzia di concorrenza, efficienza e quant’altro di meglio ci si possa attendere. Ma non ci spiega chi ha affondato la compagnia pubblica. E poi, infine, uno sproloquio: il candidato Rossi, incontrando il comitato anti Terna ci ha “messo la faccia”. Quasi che Enrico Rossi invece che il candidato governatore della Toscana fosse il candidato del consiglio di quartiere di Carpani o del Ponticello. Ritengo, come molti, che la faccia l’avrebbe invece persa se non avesse incontrato gli antielettrodotto. Ancora Federcico Mazzei, nel ruolo di anfitrione, annuncia poi l’intervento del sindaco Peria, dopodiché quello del candidato Rossi per le conclusioni. Quali conclusioni? La condivisione o meno del suo programma? Dagli interventi non era trasparita alcuna critica, tuttalpiù qualche esortazione dal rappresentante degli albergatori. Non voglio pensare che molti dei presenti non conoscessero il programma di “Toscana Democratica” Avanti Tutta, soprassedere però su alcune questioni fondamentali è sbagliato e dannoso. Il programma prevede: l’industrializzazione della costa con il rigassificatore di Rosignano, oltre a quello di Livorno e del gasdotto di Piombino. Ospedalizzazione della gente anziché prevenzione (vedi posizione duramente critica di Medicina Democratica. Forte critica alla legge Bossi/Fini ma, se il governo lo vorrà, istituzione dei centri di identificazione ed espulsione anche in Toscana, però piccoli piccoli e umanizzati (che vuol dire?), come sembra sia stato imposto dagli alleati, contro la volontà dello stesso Rossi, (posizione duramente critica dell’Arci) e delle associazioni del volontariato. Strade e cemento in lungo e in largo. Porti in ogni luogo dove, finalmente, i possessori del famoso gozzo di antica memoria, lunghezza fuori tutta di mt. 3.02, potranno ormeggiare dopo l’estenuante battuta di pesca a strascico al totano. Ma, fondamentale per gli Elbani, non spende una parola per il nostro diritto alla continuità territoriale. Ricordo che l’Assessore Conti testualmente, nella stessa sala ha detto pochi mesi fa che la Regione non può fare l’armatore. Però spende soldi, i nostri soldi, per l’ampliamento dell’aereoporto di Campo nell’Elba. Opera essenziale per una zona a vocazione turistica come la nostra, ma la priorità dovrebbe essere ovviamente riservata al servizio marittimo. Comunque, pur fortemente infastidito dalla gestione dell’assemblea, debbo confessare che un passaggio di Enrico Rossi, candidato a Governatore della Toscana, mi aveva profondamente colpito. Ha affermato testualmente “non ho esperienza, sono qui per capire”. Capire cosa? Gli intervenuti sapevano già tutto. E’ sicuramente meno dispendioso ritrovarsi, tra uguali, in qualche saletta baricentrica, con all’ingresso, la scritta, ben visibile: VIETATO L’INGRESSO A CHI LA PENSA DIVERSAMENTE E A CHI E’ ANCHE SEMPLICEMENTE CRITICO, piuttosto che perdere tempo con della gente che magari non condivide ma, per la teoria del voto utile, comunque voterà perché noi, in fondo, non siamo i meglio, siamo semplicemente i meno peggio. Tanto, poi, per brontolare abbiamo diversi anni di legislatura. Alla fine le lettere vanno firmate. E’ preferibile assumersi pubblicamente le proprie responsabilità. Sono Flavio Marzolla segretario del Circolo “U.Lupi”del P.R.C. Le mie posizioni sono quelle di tutto il Direttivo del Circolo e del Direttivo della Federazione Val di Cornia - Isola d’Elba. Eravamo, e non solo noi, contrari a qualsiasi accordo senza le dovute garanzie di spostamento a sinistra del baricentro del programma. L’accordo, nelle istanze regionali è stato fortemente voluto, forse per superare la famigerata soglia del 4% e non certo su solide basi programmatiche. Mi auguro solo che tu, Caro Enrico, non ci prenda a calci nel culo come ha fatto il sindaco Peria quando pretendevamo semplicemente l’osservanza di un programma condiviso. Alla Regione non dovrebbe succedere perché nel programma di nostro c’è proprio poco. Come voterò? Solo il simbolo di Rifondazione. Cordialmente.


Flavio Marzolla al PC

Flavio Marzolla al PC