Elettrodotto: scendono in piazza per protestare anche gli studenti che, concentratisi in Piazza Buttafuoco, davanti all'ITCG "Cerboni", attraversano la città di Portoferraio dalla periferia scolastica fino al centro storico. E' il giorno successivo all'ennesimo botta e risposta tra TERNA ed il Comitato per l'intero interramento dell'elettrodotto San Giuseppe - Portoferraio. Comincia così un'altra giornata tesa in cui escono i documenti nei quali le parti non si risparmiano colpi. Terna formula accuse gravi: sabotaggio dei mezzi, offese agli operai e una falsificazione sostanziale del "rendering". Il comitato replica di aver subito provocazioni dagli operatori e di aver condannato qualsiasi atteggiamento violento sia verbale che materiale contro persone o cose e auspicato il rispetto per chi lavora. Ancora il Comitato annuncia la manifestazione del pomeriggio alle 16.30 in Viale Manzoni, in occasione dell'arrivo all'Elva del Canditato alla presidenza della regione Enrico Rossi. TERNA: IN ATTO CAMPAGNA DI DISINFORMAZIONE E INTIMIDAZIONE La polemica in atto contro la ricostruzione della linea elettrica “S.Giuseppe-Portoferraio”, che ultimamente ha anche assunto contorni intimidatori del tutto inaccettabili, è viziata da una grossolana e massiccia dose di disinformazione che sta alimentando allarmismi inutili e dannosi. I cittadini elbani che quotidianamente leggono di “mostri di ferro”, “ecomostri”, “tralicci giganteschi” e simili amenità, hanno il diritto di sapere come stanno le cose realmente. In particolare, è circolato nei giorni scorsi e continua a circolare un’immagine – un cosiddetto “foto inserimento” – che vorrebbe rappresentare visivamente l’impatto dei tralicci sull’area collinare sovrastante il golfo di Portoferraio. Il “foto inserimento” in questione è tre volte falso. 1. L’immagine mostra una base dei sostegni con dimensioni comprese tra 15 e 20 metri, cioè fino a circa 10 volte più grandi di quelle effettive, che vanno da 1,8 a 2,5 metri, visto che stiamo parlando di tralicci a base stretta, appositamente progettati per minimizzarne l’impatto. 2. Tutti i sostegni sembrano essere della stessa altezza, ovvero almeno di 40 metri: peccato però che la media degli stessi sia di 30 metri e solo 1 raggiunge i 40. L’immagine in circolazione aumenta quindi le dimensioni dei sostegni fino al 70%, manipolando strumentalmente la realtà. 3. L’immagine in questione altera anche la colorazione: i sostegni appaiono bianchi – zincati, quando il progetto prevede invece una colorazione verde che li renderà difficilmente visibili sullo sfondo boscoso. Oltre a ciò, nel fotoinserimento non è stata eliminata la linea esistente per la quale, invece, è prevista la demolizione. L’insieme dei “ritocchi” e delle omissioni rende quanto mai fuorviante la percezione della realtà da parte dei cittadini. Quanto poi alla ricostruzione dei fatti contenuta nell’articolo “Denuncia contro i mezzi di Terna” pubblicato sul Tirreno Piombino il 22 u.s., Terna precisa quanto segue: - nel pomeriggio di venerdì 19 febbraio un mezzo di proprietà del Sig. Renzo Cappellini bloccava l’uscita da una strada privata dei mezzi dell’impresa operante per conto di Terna, presso i sostegni n. 3 e 4. - Il Sig. Cappellini, tuttavia, non risulta proprietario della strada privata in questione e l’impresa operante aveva in precedenza richiesto ed ottenuto l’autorizzazione al passaggio dei mezzi da parte del reale proprietario della strada, peraltro avvenuto senza provocare alcun danno. - Lo stesso giorno il personale dell’impresa riscontra il danneggiamento di alcuni mezzi operanti nel cantiere, in prossimità del palo 16, e il sabotaggio del motore in appoggio al falcone, per il montaggio del sostegno n.15. Fortunatamente il personale si è accorto per tempo dell’inconveniente, evitando situazioni che mettessero in serio rischio la sicurezza dei lavoratori. Sono state quindi avvertite le forze dell’ordine e sporta denuncia. Terna, inoltre, aggiunge che nei giorni scorsi si sono verificati, da parte di alcuni rappresentanti del Comitato locale per l’interramento dell’elettrodotto, atteggiamenti intimidatori nei confronti del personale dell’impresa che è stato offeso gravemente con modi inaccettabili e inqualificabili. Terna, pur nel diritto di ciascuno di esprimere la propria contrarietà all’opera in corso di realizzazione, invita tutti a mantenere un profilo di correttezza e di legalità, evitando di intraprendere azioni che possano provocare danni o mettere in pericolo la sicurezza del personale operante. IL COMITATO: RISPOSTA ALLE ACCUSE DI TERNA A seguito delle accuse di Terna di fare disinformazione per quanto riguarda soprattutto la diffusione di un nostro rendering fotografico e alla denuncia della stessa Società di comportamenti offensivi verso i propri operai, il Comitato per l’intero interramento del nuovo elettrodotto così risponde: Qualora la nostra simulazione fotografica rappresentativa del possibile impatto paesaggistico di alcuni tralicci della nuova linea elettrica aerea visualizzato dal Golfo di Portoferraio non fosse perfettamente aderente alla realtà, lo stato in cui verserà il paesaggio attraversato dal nuovo elettrodotto aereo e la deturpazione ambientale conseguente non muterà, né saranno evitati i possibili danni alla salute. E’ sufficiente fin da ora percorrere la provinciale per Porto Azzurro soprattutto nella zona delle Picchiaie, camminare lungo i sentieri, allargati a dismisura al fine di consentire il passaggio dei mezzi pesanti, per verificare quale disastro si stia perpetrando e come sia irrimediabilmente guastato l’aspetto paesaggistico tanto ammirato da noi e dai turisti, sia che godano del nostro mare, sia che amino i nostri boschi e la nostra natura più lontana dalle spiagge. La presenza di tutte quelle torri d’acciaio, anche se da lontano potranno essere meno visibili per effetto di vernici colorate, rappresenteranno pur sempre una ferita mortale al nostro territorio e un possibile pericolo alla nostra integrità fisica. Non escludiamo che, durante alcune escursioni vicino ai cantieri, alcuni cittadini che volevano verificare di persona lo stato dei luoghi, abbiano pronunciato frasi anche offensive nei confronti di lavoratori che non hanno ovviamente alcuna responsabilità in merito. Su questo il Comitato fin dall’inizio è stato chiaro e fermo, ha sempre rifuggito e condannato qualsiasi atteggiamento violento sia verbale che materiale contro persone o cose e auspicato il rispetto per chi lavora. La responsabilità penale è personale e lasciamo alle autorità preposte l’eventuale individuazione di soggetti responsabili di tali azioni. Dobbiamo sottolineare che alcune volte anche cittadini e volontari del Comitato sono stati oggetto di frasi ingiuriose o canzonatorie da parte di operai di Terna o di Ditte appaltatrici senza cadere però, responsabilmente, nella tentazione di rispondere alle loro provocazioni con lo stesso linguaggio. Questo va riconosciuto ad onor di cronaca. Noi del Comitato siamo costantemente impegnati a rispettare e far rispettare questo nostro codice etico e chiediamo che anche tutte le altre parti in causa facciano altrettanto. Approfittiamo di questo nostro comunicato per ringraziare, oltre ad altri Onorevoli, Deputati e Senatori della Repubblica, l’On. Ermete Realacci, Presidente Onorario di Legambiente, della sua interrogazione parlamentare a nostro favore. Ricordiamo ancora a tutti i cittadini, la riunione- manifestazione di venerdì 26 febbraio alle ore 16,30 davanti al Palazzo delle Provincia in occasione della venuta del Candidato alla Presidenza della Regione Toscana, Enrico Rossi per protestare contro i tralicci di Terna e richiedere al prossimo Presidente il rinnovato impegno a seguire tutte le possibili vie istituzionali per raggiungere l’obiettivo del totale interramento del nuovo elettrodotto all’Elba.
Elettrodotto manifestazione studenti C
Elettrodotto manifestazione studenti A
Elettrodotto manifestazione studenti B