Riceviamo un documento del sindacato UIL nel quale si mettono in risalto due notizie che se confermate getterebbero nuove ombre sulla già non brillante gestione della Comunità Montana montana dell'Elba e Capraia. La prima è rappresentata dalle insufficienti condizioni di sicurezza sul lavoro dei dipendenti, la seconda sono le operazioni di bypassaggio con le quali si incaricano ditte esterne di fornire servizi che potrebbero essere svolti dagli operai dell'Ente comprensoriale, con evidente sperpero di risorse pubbliche. Si profilano "iniziative di lotta anche dure", di cui la UIL chiede anticipatamente scusa agli utenti dei servizi idrici. Ed ecco qui di seguito il testo integrale del documento : "La segreteria provinciale confederale e la segreteria provinciale di categoria UIL-FPL si sono riunite in assemblea con i dipendenti della Comunità Montana dell’Elba e Capraia e successivamente con i delegati RSU, per esaminare lo stato delle relazioni sindacali all’interno dell’ente e le condizioni in cui versa il servizio idrico gestito dalla Comunità Montana. Il risultato di detta analisi è a dir poco allarmante. Dalla denuncia dei lavoratori del settore emerge che, ormai da anni, non sono stati fatti investimenti per mantenere efficiente il servizio. Gli addetti che mancano del tutto i mezzi necessari per effettuare interventi di manutenzione e di riparazione. Mancano del tutto macchine operatrici, utensili idonei ed i mezzi di trasporto che gli operai usano per portarsi sui luoghi dove si sono verificati dei guasti sono di una vetustà tale che costituiscono un pericolo per l’incolumità dei passeggeri. Il magazzino pezzi di ricambio è completamente vuoto e ciò costringe ad acquistare di volta in volta i pezzi necessari con notevole perdita di tempo e con aggravio di costi. Il risultato di questa situazione va a solo beneficio delle ditte esterne che, per quanto ci consta, senza aver partecipato ad alcuna gara di appalto, vengono sistematicamente incaricate di effettuare le riparazioni. Nel corso dell’anno si tratta di una spesa non irrisoria che potrebbe essere notevolmente abbattuta se solo ci fosse la volontà di organizzare il servizio con le risorse umane delle quali la Comunità Montana dispone e che sono indubbiamente qualificate, cercando tutte le soluzioni possibili per rimpiazzare tutto quel personale che negli anni è andato in pensione. La scrivente organizzazione sindacale non riesce a capire dove sia la convenienza a gestire il servizio idrico affidando la maggior parte dei lavori alle ditte private, per di più in un contesto di scarsa trasparenza, pertanto riteniamo opportuno che si ricorra alle ditte esterne (previo espletamento delle procedure di gara di appalto) solo per quei lavori che necessitano di mezzi particolari di cui l’Ente è sprovvisto. La UIL ritiene sia preciso dovere dell’Ente mantenere un servizio strategico come quello idrico al top delle possibilità con il massimo dell’economia. Il totale abbandono del settore idrico non si giustifica in nessun modo, nemmeno con la prospettiva del suo passaggio al gestore unico, ASA o chiunque altro. Tanto più considerando le difficoltà che questa scelta incontra a causa della resistenza di diverse amministrazioni comunali dell’isola. Su queste problematiche e su quelle della gestione del personale e della sua valorizzazione le OO. SS. E la RSU hanno cercato più volte di aprire un confronto serio con l’amministrazione, i risultati sono stati però più che deludenti. Nell’ultimo anno infatti, da parte dell’amministrazione, vi è stato un atteggiamento di insofferenza verso i rapporti sindacali. Evidentemente i sindacati pongono gli amministratori davanti a responsabilità che essi non si vogliono assumere e questo costituisce motivo di fastidio. La Uil non intende subire passivamente la tracotanza di certi amministratori e proporrà subito alle altre organizzazioni sindacali iniziative di lotta anche dure. Ci scusiamo con i cittadini se queste potranno in qualche modo causare disagi. Ma noi riteniamo comunque di agire nell’interesse di una buona amministrazione e quindi nel loro stesso interesse."
sorgente 3
fosso val di denari
acqua