La questione Toremar è arrivata nella sua fase decisiva, tra poco si andrà alla definizione del bando che porterà poi alla definitiva cessione dell’azienda. Un percorso che fin dall’inizio si è caratterizzato per una certa confusione, tanto da spingerci, come Sinistra Ecologia e Libertà, a manifestare la nostra contrarietà rispetto all’ipotesi portata avanti con forza sia da parte del Governo che della Regione Toscana, di una privatizzazione totale di Toremar. In assenza delle dovute garanzie circa il mantenimento dei livelli di servizio, abbiamo proposto di seguire la via, già intrapresa da altre regioni che si sono trovate nella nostra stessa situazione, di arrivare alla costituzione di una società mista pubblico-privata. Quando si parla del tema dei trasporti occorre considerare che per i cittadini di un’isola (di circa trentamila abitanti!), il diritto alla mobilità rientra tra i diritti fondamentali e per questo inalienabili. Per questo siamo preoccupati del fatto che questo percorso che deciderà il futuro di Toremar sia stato spesso caratterizzato da molta confusione e ben poche certezze per il territorio. Poca chiarezza vi è stata fin da subito anche sulle reali condizioni economiche e finanziarie della società, che secondo molti dei fautori della via della privatizzazione totale, erano più che precarie o quantomeno difficili da poter preventivare una reale partecipazione degli enti locali ad una futuribile (ma non irrealistica!) società mista. Non è così, e durante una seduta congiunta della 4a e 2a commissione consiliare tenutasi in Provincia nelle settimane scorse, il comandante e Amministratore Unico di Toremar Angelo Roma ce lo ha confermato, parlando di una società più che sana e per questo piuttosto appetibile sul mercato con 9 Milioni di Euro di Patrimonio Netto, circa 10 milioni di immobilizzazioni, a cui vanno aggiunti i 16 milioni di contributo pubblico. Questa solidità aziendale rafforza la nostra contrarietà rispetto alla scelta della privatizzazione totale di Toremar e allo stesso tempo ci fa chiedere a gran voce che siano rispettati per intero i diritti dei cittadini elbani. Il mantenimento dei posti di lavoro di tutti i dipendenti, il miglioramento del servizio in termini di potenziamento delle corse anche durante la bassa stagione, nonché l’abbattimento del costo delle tariffe per rendere l’isola competitiva con le altre mete turistiche, oggi devono essere considerati come obiettivi realistici. Insomma tutto questo oggi non solo è possibile, ma è addirittura un qualcosa di dovuto, e gli enti locali devono monitorare costantemente la situazione e recitare un ruolo attivo anche in fase di stesura del contratto di servizio, affinché ci sia il rispetto di queste condizioni e affinché si possa scongiurare l’idea di arrivare ad una forma di monopolio nel sistema dei trasporti marittimi a danno dei cittadini e della nostra economia.
Biglietteria Toremar Affollamento