Finalmente il PD fa autocritica. Quando infatti nell'ultimo comunicato critica le "vuote polemiche strumentali" forse si riferisce a qualche assessore di bandiera che dà il meglio con una demagogia di vecchio stampo e che tenta di dividere i cittadini per meri scopi elettoralistici, che fa politica sulla pelle del Parco e dei suoi dipendenti. Se così è concordiamo col PD sostenendo che oggi Rio Marina non è più né il luogo né il tempo per questo modo di ragionare. Non c'è niente di più irresponsabile in questi momenti che sfare di notte la tela che altri responsabilmente tessono di giorno e dividere i cittadini con comunicati guerrafondai caldeggiati all'unico scopo di impedire una soluzione costruttiva e di giocare una partita propria. Mentre ci permettiamo di evidenziare all'amico Ballini che guardiania e manutenzione non sono servizi pubblici locali e che la vera situazione illegittima è quella di continuare ad affidare direttamente questi servizi ad una società della Provincia, chiediamo al PD un ulteriore sforzo di obiettività... Se il territorio deve essere valorizzato, perché perorare soluzioni lontane dal territorio? Perché la Provincia - che non tira fuori una lira - e non il Comune? Perché non solo il Consorzio Etruria - che peraltro non ci risulta emanazione del PD ma un'impresa che, se la procedura del demanio andrà in porto, sottoscriverà i contratti con l'amministrazione - ma anche le imprese locali che si propongono spontaneamente come la svolta per un Parco Minerario che, mortificando le sue potenzialità, è costretto a vivere di sussidi??? Siamo certi che ci sia lo spazio di una soluzione ma anche che questa possa essere trovata solo con la presa d'atto che le attuali difficoltà sono il risultato di una gestione fallimentare e che il nuovo corso del Parco Minerario può ripartire solo da una discussione onesta e soprattutto da Rio Marina.
il Palazzo del Burò miniere Rio Marina