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Alberto Nannoni: Sulla fretta di Terna a completare l'elettrodotto

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 18 febbraio 2010

L'elettrodotto Terna è continuamente sotto l'attenzione degli elbani, che oltre ad essere giustamente contrari sono resi perplessi dalla fretta di realizzarlo pur in presenza di imponenti (per l'Isola) manifestazioni di contrasto. Vorrei allargare a tutti la conoscenza "tecnica" del progetto usando però linguaggio comprensibile. Dalla lettura del documento ufficiale e pubblico della Terna (Piano di Sviluppo 2009 - sez. Emilia e Toscana) pag. 136 e segg. (approvato dal MSE il 23 dicembre 2009) si legge che per problemi di sicurezza di alimentazione sarà realizzato un secondo cavo di collegamento sottomarino a 132 KV fra Piombino e l'Elba (tutto da realizzare) che collegherà la stazione a 380 KV Nuova Piombino (tutta da realizzare) con Portoferraio, e che la previsione di ultimazione dei suddetti lavori che consentiranno di alimentare l'Isola "ad anello" è l'anno 2012 cioè fra 3 anni nella più ottimistica delle ipotesi. Dalla descrizione dell'intervento cito testualmente "Nell'ambito dei lavori di connessione Elba-Continente la linea elettrica RTN a 132 KV S.Giuseppe-Portoferraio sarà ricostruita". E' quindi evidente che i lavori a cui ci opponiamo non hanno alcun legame nè tecnico nè di opportunità con la messa in sicurezza dell'Isola sotto il profilo elettrico (anello), poichè questa sarà acquisita solo al completamento del progetto finale, cioè "almeno" dal 2012 in poi. Fino a quella data i lavori in corso, è bene precisarlo, non porteranno alcun beneficio all'Isola, ma solo un danno paesaggistico. Questo per sottolineare che Terna, pur avendo tutte le autorizzazioni ed essendo legittimata ad operare, può ben rimandare la realizzazione senza che ciò sia fonte di alcun problema tecnico, e sopratutto avrebbe dovuto farlo vista la pesante opposizione locale. Forse gli unici problemi che avrebbe dovuto risolvere sarebbero stati di carattere contrattuale, in quanto stazione appaltante, e di carattere giuridico amministrativo se oggetto di finanziamenti. Resta da pensare invece che Terna, alla luce della protesta montante ogni giorno di più, cerchi invece di accelerare i lavori per mero opportunismo: prima finisco meglio è, così a "bocce ferme" le proteste cesseranno. A Terna non piace apparire ogni giorno sui giornali come Società che ignora le esigenze di una comunità locale, specialmente leggendo le dichiarazioni che rilascia alla stampa tramite il suo AD. Allora la domanda che rivolgerei a Terna è la seguente: per quale motivo è stato così accelerato il lavoro di mera ricostruzione in posizione diversa della connessione aerea già esistente e funzionante? Forse che l'esistente non era più adatta, od era in condizioni di pericolosità? Gli isolani sono pazienti e disponibili, non vogliono solo opporsi, ma hanno il pieno diritto di comprendere quanto sta succedendo. Attendiamo che Terna ci spieghi al meglio, sappia che possiamo decrittare anche il loro linguaggio tecnico! E Terna non includa gli Isolani fra coloro che soffrono di sindrome Nimby! Alberto Nannoni, portoferraiese PS: allego foto di traliccio d'autore (Hugh Dalton dello studio Rosental di Torino) su cui Flavio Cattaneo AD di Terna ha detto "Abbiamo deciso di spendere questi nomi perché il paese ha bisogno di grandi investimenti nel settore ed è il caso di farli puntando sulla qualità", "Decongestionando la rete eviteremo di sprecare 1,2 miliardi di chilowattora l’anno: ci sono i margini per ottenere un buon risparmio sulle bollette e nello stesso tempo migliorare l’impatto paesaggistico delle linee. Inoltre diamo un segnale chiaro: la modernizzazione del paese può essere un vantaggio economico, estetico, ambientale". E allora, caro Cattaneo, come la mettiamo con i nostri 20 bruttissimi tralicci installati in uno dei posti più belli del mar Tirreno?


traliccio autore

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