La difficile situazione che investe le agenzie di viaggio è stata al centro di un incontro tra l’assessore provinciale al turismo, Paolo Pacini ed i rappresentanti delle associazioni di categoria degli Agenti di Viaggio che operano nel territorio, i quali hanno espresso profonda preoccupazione per la crisi che sta attraversando il mondo dell’intermediazioni turistica. Margini sempre più esigui concessi dai tour operator e i cambiamenti delle abitudini del turista, facilitati dal “fai da te” delle prenotazioni via internet, stanno producendo effetti negativi in un settore che, nel tempo, ha visto fortemente ridimensionato il numero degli addetti fino ad arrivare, in alcuni casi, alla chiusura di agenzie considerate storiche. Un’emergenza, è stato sottolineato, che sta colpendo piccole imprese, 117 attività presenti nel continente e nell’area dell’Arcipelago, che costituiscono un patrimonio di professionalità e competenza del territorio. Imprese che sono in grado di offrire ai consumatori servizi garantiti dalle normative europee (contratto di viaggio) e da quelle regionali (polizze di responsabilità civile). “L’Amministrazione Provinciale – ha evidenziato l’assessore Pacini - intende difendere questo patrimonio esercitando a pieno le proprie competenze in materia di vigilanza e controllo contro ogni forma di abusivismo nel settore del turismo. Le verifiche saranno effettuate, in particolare, nei confronti degli “intermediari” non autorizzati che dequalificano l’immagine turistica del territorio e che non possono offrire al consumatore le garanzie che la legge prevede”. Nell’incontro, al quale erano presenti anche i funzionari dell’Ufficio Turismo e della Polizia Provinciale, è stata concordata l’istituzione di un osservatorio permanente che avrà il compito di monitorare e agire contro organizzatori di viaggi e fornitori di servizi turistici che svolgono attività di esclusiva pertinenza delle Agenzie di Viaggio. “L’Amministrazione Provinciale – ha aggiunto Pacini – è inoltre impegnata in un’azione preventiva nei confronti di coloro che agiscono “in buona fede”, senza finalità lucrative. Si tratta di circoli, associazioni senza scopo di lucro, enti e scuole che possono organizzare occasionalmente gite ed escursioni per i propri soci purché in regola con la normativa regionale. Anche questi soggetti, però, devono inviare alla Provincia una comunicazione preventiva per ogni singola gita e stipulare un’assicurazione per i partecipanti secondo lo schema-tipo definito dalla Regione Toscana”. Nel successivo incontro, già fissato per aprile, sarà fatto il punto sulle attività di controllo messe in atto. Livorno, 16 febbraio 2010
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