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L'Italia dei Valori sulla Privatizzazione Toremar

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 17 febbraio 2010

Oltre a quella dei tralicci un’altra brutta tegola pende sulla testa degli abitanti dell’isola d’Elba e i suoi visitatori. La privatizzazione della Toremar. A leggere le caratteristiche che si richiedono agli Armatori per poter partecipare al bando di gara per acquisire Toremar si nota come forse la sola Moby Lines le rispetti tutte. È singolare come la compagnia che fino a pochi mesi fa non poteva partecipare alla gara per acquisire la Toremar sia divenuta improvvisamente forse l’unica che vi può partecipare. Alla barba di grandi Armatori come Grimaldi, Messine, ecc. ecc. Se finisse veramente cosi, si andrebbe incontro ha un monopolio per il traffico navale per l’Elba, con tutto quello che ne può conseguire, per la nostra mobilita e la nostra economia, basata sul turismo e quindi sui trasporti marittimi in particolare. E vero che il garante non accetterà che tutti gli slot per l’Elba vadano ad un solo operatore. Ma basta porre sul mercato un 20% di slot su base annua, in orari impossibili, infruttiferi, non commerciabili, perche nessuno li utilizzi e il gioco è fatto. Avremo sulla tratta un monopolio di fatto anche se non formale. Ora quando questo avverrà (verso fine anno) che i nostri amministratori non vengano a dirci come nel caso dei tralicci: abbiamo fatto il possibile, non dipende da noi, non si sapeva, ci hanno ingannato ed ecc. ecc. Noi lanciamo un allarme, svegliamoci ci stano facendo di nuovo fessi! La segretaria dell’Autorità Portuale di Piombino la Dottoressa Paola Mancuso ha dichiarato più volte alla presenza di sindaci e associazioni che: “ nel caso che in cui la Moby Lines si aggiudichi Toremar il nostro ente non libererà solo il 20% come richiesto dal Garante ma il 30% degli slot”. Liberare vuol dire rendere disponibile da una precedente occupazione. Bene noi ci fidiamo, ma chiediamo: 1)Che i sindaci chiedano con forza che questo 30% di slot liberati sia su base giornaliera e non annuale, spalmati su tutta la giornata con slot in equa distanza uno dall’altro, 2)Che i sindaci chiedano alla regione che il prezzo dei biglietti per l’Elba non sia valutato dal solo CIPE ma da un parallelo non discriminate per i residenti e gli ospiti rispetto ad altre mete Italiane. 3)Che sindaci chiedano all’Autorità Portuale di Piombino, che gli slot lasciati liberi da una compagnia vadano sul mercato libero e vengano utilizzati solo per la stessa meta. 4)Che i sindaci chiedano alla regione che le merci da e per l’isola d’Elba ricevano lo stesso trattamento di continuità territoriale come le persone. Solo coso possiamo essere tranquilli che gli abitanti dell’isola non subiranno ancora dei danni. Qualcuno verrà e dirà: non è possibile, chi opera da anni ha la precedenza, la procedura, le garanzie, il doppio oggetto ecc. ecc. quel qualcuno ha interessi diversi rispetto ai nostri, non si concedono spazi ad una nuova compagnia per evitare una vera concorrenza, si fanno corse a pochi minuti una dall’altra e poi si sta ore ad aspettare di partire “ un pessimo servizio” tutto sempre a danno della nostra vita e della nostra isola. È l’ora di dire basta e riprenderci la nostra isola, basta essere soggetti ad eletti che usano i nostri voti per il benessere di altre zone. Non rendere partecipi i cittadini di questa ulteriore battaglia e non sposarla in pieno renderà inutile ogni futura giustificazione.


traghetto Toremar

traghetto Toremar