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La battaglia leghista del pieghevole scaduto e buttato: atto terzo

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 12 febbraio 2010

Leggiamo con stupore la reazione della Direttrice Ente Parco, per un nostro richiamo sulla possibile incuria e spesa pubblica in libertà, per l'utilizzo di una notevole quantità di depliant e materiale cartaceo di informazione, trovati e mal conferiti vicino a dei contenitori stradali della carta. Una quantità era fuori dei cassonetti, altro materiale all'interno. Alcune persone, rappresentanti di quel popolo bue che deve accettare e credere sempre a tutto, ha notato questo disinvolto scempio e lo ha riferito. Deduciamo che i notevoli ordini fatti a suo tempo, del materiale divulgativo, non siamo stati calibrati al reale fabbisogno e poco distribuiti, così da creare una considerevole giacenza. La Direttrice Ente-Parco, comunque non si limita a spiegare le quantità e il necessario abbandono, ma in stile risentito-spocchiso,respinge qualsiasi manchevolezza e accusa il solito popolo bue, di essere perdigiorno dedito al voyeurismo, calunnioso e di non impegnarsi a sentinellare i sentieri del Parco e ripulirlo dai rifiuti abbandonati. Ci domandiamo allora cosa resta da dirigere, sorvegliare e promuovere all'Ente Parco e ai suoi addetti, se a interessarsi del territorio, devono essere i cittadini e a propagandarlo turisticamente gli operatori economici, con i loro depliants, tanto quelli del Parco il materiale divulgativo lo buttano via. Consigliamo alla Direttrice del Parco, un minor interventismo pubblico, anche di natura politica, lasciando questo compito a Presidente e Vice, mentre con un maggior lavoro di scrivania, impegnarsi a rendere utile un' Ente che appare agli occhi di tutti inutile, per come è attualmente gestito.


alberto da giussano

alberto da giussano