C'era molta Elba giovedì in tribunale a Livorno per due procedimenti che si stanno avviando a conclusione quello relativo alla "Comunità Mondana" che vede alla sbarra gli ex amministratori Mauro Febbo ed Andrea Sirabella, e quello relativo alla lottizzazione capoliverese in località Donnuccia-Fonte alla Rose di Capoliveri. Pessima piega per gli imputati sta prendendo il primo dei due processi nel quale il Pm ha chiesto sei anni di reclusione per l'ex Presidente della C.M. Mauro Febbo accusato di peculato e truffa e tre anni e quattro mesi per l'ex assessore Andrea Sirabella a cui si faceva carico del solo peculato. Ma in più c'è da notare che il tribunale ha rigettato la richiesta della difesa di Febbo di sentire altri testi tra i quali chi avrebbe sostenuto la tesi di una patologia psichica che avrebbe indotto l'ex uomo di punta di Forza Italia all'Elba a compiere i reati di cui gli si fa carico. Di rilievo anche lo scontro tra parti civili perché l'altra non secondaria partita, quella dei risarcimenti ai truffati, è ancora da giocare. Coloro che avevano affidato a Febbo i loro risparmi sostengono infatti che la Società Assicuratrice con la quale l'ex-Presidente della C.M. collaborava deve rispondere della sottrazione delle somme, mentre questa definisce Febbo come uno sconosciuto alla Società. Sul fronte capoliverese si attendeva un pronunciamento sui destini dei dodici imputati (dei 44 iniziali) per i quali il P.M. aveva chiesto pene detentive (a partire dai due anni e sei mesi proposti per il Sindaco Barbetti) ma i lavori non si sono conclusi. Si tornerà in aula il 10 Marzo per un nuovo intervento del P.M. prima che i giudici si ritirino in camera di consiglio.
palazzo provincia comunità montana