Il Comitato per l’intero interramento del nuovo elettrodotto con questo comunicato vuole ringraziare ancora una volta pubblicamente tutti i cittadini ( circa 500 e più) che hanno partecipato alla manifestazione contro i tralicci di Terna, i Sindaci e i Delegati delle Amministrazioni di tutti i Comuni elbani presenti con le fasce tricolori , l’ Associazione Albergatori, Confersercenti, Confcommercio che hanno invitato i loro associati ad una serrata di protesta durante la manifestazione, il Cna, la Faita, le numerose persone presenti appartenenti a Legambiente al WWF anche se non sono intervenuti direttamente i loro Rappresentanti ufficiali, gli Esponenti, i tesserati e i simpatizzanti di partiti politici partecipanti a titolo personale. E’ stata una mobilitazione preparata in pochissimo tempo da pochi, ma bravissimi e volenterosi cittadini e per questo assume ancora più rilevanza la numerosa e qualificata partecipazione che ha reso questa marcia di protesta un fortissimo segnale di quanto sia sentita ormai in modo diffuso l’esigenza di proteggere il nostro territorio e la nostra salute. Al termine della marcia, davanti al Comune di Portoferraio, sono stati espressi pareri anche critici nei confronti di alcune Amministrazioni, del Parco e del suo Presidente, della Politica in generale, alcune del tutto condivisibili altri meno, ma soprattutto è stata rimarcato l’esigenza di superare del tutto contrapposizioni a volte strumentali, a volte indirizzate positivamente per ottenere maggiore consapevolezza ed evitare in futuro ulteriori errori di sottovalutazione, allo scopo di essere tutti uniti, cittadini, categorie economiche, Istituzioni, Politica, ciascuno secondo il suo ruolo, per ottenere il risultato che tutti vogliamo, l’interramento dell’intero elettrodotto. Il Comitato appoggia e fa propria questa ultima posizione e lo ribadisce con forza, volendosi sottrarre a qualsiasi possibile strumentalizzazione. Abbiamo sempre sostenuto che l’ultima variante al progetto definitivo è stato un passaggio importantissimo, frutto del passato impegno di altri comitati di cittadini, Associazioni ambientaliste, Istituzioni nazionali e locali e della stessa Soc. Terna che ha provveduto così all’interramento di buona parte del nuova linea, e alla riduzione dei tralicci da circa 120 a 20 anche in ulteriore arretramento rispetto alla linea di costa. Ribadiamo, però, che è stato solo un passaggio verso l’obiettivo finale dell’intero interramento; allora era sembrata, con qualche ragione, una grande vittoria, ma era stato, alla luce dei fatti, un giudizio non troppo lungimirante. Ora ci aspetta una lotta ancora più dura, perché ormai non si tratta più di impedire l’installazione dei tralicci, ma di costringere Terna e il Governo a smantellarli, nonostante sia stato già perpetrato un grave danno all’ambiente con il disboscamento di vegetazione pregiata, colate di cemento e con lo snaturamento di sentieri allargati a dismisura. Tutti noi cittadini ovviamente continueremo con la lotta, confortati ancora di più da un così ampio consenso. Si è detto che la Soc. Terna prosegue nell’attuazione del suo progetto avendone il legittimo diritto, avvalorato dai permessi e autorizzazioni di Enti locali, Ministeri e da un decreto di attuazione del Ministero dello Sviluppo Economico. E’ vero, ma riteniamo che, per la qualità e quantità di partecipazione a questa battaglia sacrosanta, trincerarsi ancora dietro un diritto acquisito che non ha più il sostegno né delle Istituzioni locali che ne avevano pur approvato il progetto, né di una così vasta parte di cittadini elbani e non, sia ormai del tutto incompatibile, secondo noi, con le finalità sociali della Soc. Terna e del suo stesso codice etico notoriamente attento alle istanze delle popolazioni ed alle esigenze del territorio. Le mutate condizioni di sensibilità ambientale ed igienico sanitaria, di fattibilità tecnica, ed anche di generale coscienza sulla necessità di un effettivo risparmio energetico sempre coniugato con il rispetto del territorio, inducono a ritenere che la nostra ferma ostilità verso la linea aerea, qualsiasi possa essere la dimensione del suo impatto paesaggistico, anche inferiore alla simulazione che abbiamo elaborato, abbia piena e condivisa legittimità. Comunicheremo al più presto le iniziative di lotta da intraprendere tutti insieme.
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