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La scomparsa di Benedetto Pieruzzini

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 09 febbraio 2010

Martedì 2 febbraio Benedetto Pieruzzini. per tutti “ Il Nonno”, ci ha lasciato. Scompare con lui un altro Elbano vero, un uomo di altri tempi, persona rude all’apparenza, ma dolce, burbera e generosa, un vero “Uomo della terra”. Attaccatissimo alla sua campagna, alla sua fattoria, da sempre contadino, allevatore, apicoltore, attività che per lui erano fonte e ragione di vita. Un’istituzione ed un Personaggio, per tanti Campesi, e non solo, che hanno avuto la possibilità di conoscerlo; una fortuna per chi, come me, ha percorso un tratto della sua vita insieme a lui; una persona semplice, dalla voce tanto grossa quanto la sua timidezza, una forza della natura, una volontà e una voglia di vivere che nemmeno una malattia invalidante come il Parkinson era riuscita a piegare. La grande difficoltà di farsi capire con il linguaggio, la difficoltà di movimento (camminava con due stampelle), i dolori e le altre gravi patologie in ogni parte del suo fisico, come pure lo spettro dell’invalidità totale e della totale dipendenza dagli altri che si avvicinava ogni giorno di più e che per lui era insopportabile, non gli hanno mai tolto la lucidità, la volontà di fare e ingegnarsi, ma soprattutto la gioia di vivere. Nei suoi 80 anni ha sempre lavorato sin dalle prime luci dell’alba, ad ogni ora del giorno, anche la mattina di quel martedì che il suo cuore malato ha detto basta. Dove sicuramente sei adesso avrai pascoli da coltivare; forse il terreno non sarà marrone, ma bianco come una nuvola, e avrai le tue mucche, i tuoi animali, magari a forma di stelle, e per orto un cielo azzurro. Hai vissuto sempre da uomo libero, e da uomo libero te ne sei andato. Ciao Benedetto, che la terra ti sia lieve.


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