Nelle primissime ore di martedì 9 Settembre un violento nubifragio si è abbattuto sull'Elba. Le piogge sono cadute con particolare intensità sui versanti settentrionali dell'Isola. La prima ripercussione negativa la si è avuta sul traffico veicolare, nelle prime ore del mattino si segnalavano infatti incolonnamenti e blocchi della circolazione stradale in diversi punti della viabilità elbana. Si segnalava in particolare la creazione di una profonda vasca d'acqua sulla carreggiata nei pressi di Marciana Marina in località il Bagno, allagamenti delle sedi stradali presso Portoferraio in località S.Giovanni e lungo la strada che conduce a S.Martino. Nei Pressi di Poggio la carreggiata era stata parzialmente ostruita dalla caduta di una grande pianta, ed allagate risultavano anche la sede stradale della strada per Marina di Campo all'altezza della discoteca "Rodeo", e la Portoferraio-Porto Azzurro in località Mola dove era andato anche in tilt il semaforo del bivio di Capoliveri. Ed ancora sulla Provinciale del Volterraio una frana era caduta in corrispondenza del trincerone alla sommità della salita (il cosiddetto "canyon"). Tutti gli operatori del Distretto Stradale della Provincia, con l'ausilio degli operai della Coop e l'appoggio delle Forze dell'Ordine impegnate a disciplinare i transiti hanno lavorato molte ore per ripristinare le condizioni di normale viabilità. Chiamate a ripetizione in mattinata al Distaccamento dei Vigili del Fuoco di Portoferraio, costretti ad interventi a ripetizione nel capoluogo elbano per allagamenti nelle "solite" zona di sofferenza ai piani bassi della Casaccia, Via Manganaro, Antiche Saline, qualche problema lamentato anche da un Hotel a S.Giovanni e ad abitazioni private nella stessa zona. Un intervento è stato richiesto anche da un Hotel in Via Giannutri a Marina di Campo. Per parecchio tempo ha destato preoccupazione la situazione creatasi a Lacona dove il fosso del Caubbio sembrava sul punto di tracimare creando qualche problema alle abitazioni più prossime all'alveo del corso d'acqua. A Lacona si verificava poi intorno alle 11.30 il crollo del tetto di un'abitazione di cui riferiamo in altro articolo del giornale. E' andata benissimo a Vallebuia e Cavoli proprio nelle valli in cui la pioggia era maggiormente temuta. Il fosso è stato controllato a vista dalle squadre della Protezione Civile Campese e dagli Operai del Comune di Campo nell'Elba, ed i mezzi meccanici predisposti hanno effettuato limitati interventi. Impressionante comunque le foto che mostrano il muro di acqua nera che scende nella valle alle prime luci del giorno. E' probabile a questo punto che sia stata smaltita la parte maggiore dei 65.000 metri cubi di ceneri che si calcolavano avesse lasciato sulle alture campesi il terribile incendio di inizio agosto. Nel versante sud-occidentale ha probabilòmente pagato l'ottimo lavoro di pulizia degli alvei effettuato dai tecnici della Comunità Montana impegnati nel corso della mattinata odierna su altri corsi "classificati" e quindi di sua pertinenza. Dalla Sala Operativa della Capitaneria di Porto ci hanno segnalato un inconveniente piuttosto curioso legato al maltempo. In galleggiamento nella rada di Portoferraio (ed in particolare in Darsena) c'era una grandissima concentrazione di canne e ramaglie provenienti dalle pulizie dei fossi che potrebbero causare problemi specie ai natanti più piccoli ed a quelli spinti da idrogetto. La Capitaneria Portoferraiese ha disposto l'uscita del rimorchiatore Marea per il recupero almeno del materiale di maggiori dimensioni. Intorno alle 13 la situazione si poteva dire quasi perfettamente normalizzata, anche se lungo molte strade permangono detriti e sabbie da dilavamento e da piccoli smottamenti che saranno progressivamente eliminati, ma che debbono ancora indurre gli automobilisti ad una guida molto prudente.
Alluvione vallebuia 1
alluvione vallebuia 2
alluvione vallebuia 3