Coordinare e rendere compatibili gli strumenti urbanistici dell' isola d' Elba attraverso un' intesa con tutti i comuni interessati. Porre le condizioni per la gestione diretta dell' isola di Pianosa, con la concessione o anche con l' acquisto. Sollecitare il superamento della gestione commissariale del Parco ancor prima del pronunciamento della Corte Costituzionale e del Tar. Sono queste le principali iniziative decise dalla giunta regionale nella seduta di oggi, nel corso della quale si è esaminata la situazione dell' isola d' Elba alla luce delle vicende giudiziarie delle ultime settimane. «Finalità comune di queste iniziative ha spiegato il presidente Claudio Martini è di evitare, a seguito del coinvolgimento di alcune istituzioni locali nelle inchieste in corso, il profilarsi di una crisi istituzionale le cui conseguenze rischiano di penalizzare la popolazione dell' isola e l' insieme delle sue attività economiche». «Al tempo stesso- ha aggiunto - vogliamo anche creare le migliori condizioni perchè il nostro modello di governo del territorio, che in questi ultimi anni ha dimostrato la sua efficacia, funzioni bene anche all' Elba. Per questo, entro settembre, la Regione aprirà un confronto con tutte le istituzioni interessate per riallineare tutti gli strumenti urbanistici ad una corretta e coerente logica di sviluppo sostenibile del territorio dell' isola. Cosa che con otto piani regolatori, l' uno diverso e scollegato dall' altro, non si riesce a garantire». «Un tassello emblematico di questa politica rivolta alla valorizzazione dell' Arcipelago Toscano ha proseguito il presidente - è rappresentato dalle scelte che si stanno preparando per l' isola di Pianosa. La Regione è interessata ad assicurare un futuro rispettoso delle risorse ambientali e naturalistiche, evitando ogni forma di speculazione». «Fin dai prossimi giorni ha detto ancora Martini - assumerò tutte le iniziative necessarie presso i ministeri interessati per avere le necessarie garanzie e per ottenere, dal governo, in concessione l'isola in modo da assicurare una gestione trasparente e condivisa capace di valorizzare le peculiarità in coerenza con la nostra idea di sviluppo sostenibile. Se poi il governo fosse davvero intenzionato a disfarsi di questo bene collettivo, mettendo l' isola in vendita, la Regione chiederà di esercitare il diritto di prelazione per poterla acquisire in maniera definitiva e garantire a questo territorio un futuro di tutela e di salvaguardia». «Seguiamo con preoccupazione la vicenda dell' Elba. Temiamo che le questioni di quest' estate facciano avvitare l' isola in una crisi istituzionale», hanno poi dichiarato gli assessori Riccardo Conti (urbanistica) e Tommaso Franci (ambiente). La Regione Toscana, tramite i due assessori, inoltre «chiede, pur non entrando nel merito, chiarezza alla magistratura», alla quale ha espresso il proprio sostegno. L'azione complessiva decisa dalla Regione Toscana per l' Elba riguarda direttamente sia i Comuni isolani che l' ente Parco. «Convocheremo i Comuni - hanno annunciato Conti e Franci in una conferenza stampa - entro 30 giorni, da oggi, per attuare insieme un coordinamento dell' Elba che porti, in campo urbanistico, ad un nuovo ed unico piano strutturale valido su tutta l' isola, al quale si dovranno allineare tutti gli enti locali interessati. Un vero accordo strategico per la programmazione». Finora, invece, «i Comuni - ha detto Conti - stanno facendo opposizione a turno alle nostre proposte, facendo continue osservazioni. È un anno che lavoriamo a questo coordinamento ed ora siamo stanchi, perciò abbiamo deciso questo affondo». Il piano strutturale unico riassumerà quello dei singoli Comuni rivedendone, è stato spiegato con esempi mirati, volumetrie, adeguatezza dei piani dei servizi (acqua, rifiuti) previsioni di infrastrutture (strade, porti turistici) e piani per l' edilizia (seconde case, alberghi, edilizia residenziale e popolare). «Chi, tra i Comuni, ci starà a discutere con la Regione, bene - hanno sottolineato Conti e Franci -. Altrimenti, per chi si sottrae, adotteremo strumenti diretti di tutela del territorio, come i piani Pit». «La Regione - ha detto Franci - si è mossa preventivamente sollecitando i Comuni a dare risposte, ma queste o non arrivano, o tardano, e intanto passano i mesi». Per quanto riguarda l' Ente Parco, l' assessore Riccardo Conti ha affermato che «appare sempre più stridente la soluzione del commissariamento. Sarebbe un atto positivo se il governo rimuovesse questa soluzione prima delle decisioni della Corte Costituzionale (28 ottobre) e del Tar». Altro passaggio, previsto entro un anno: la discussione in Consiglio regionale dell' aggiornamento della legge regionale 5, che riassume la gestione dell' urbanistica sia rispetto agli enti locali, sia rispetto al territorio. «Aggiorneremo la legge rispetto alle direttive europee e sulla base della riforma del titolo V della Costituzione con l' obiettivo di dimostrare di poter governare le fasi di crisi». Infine, sulle vicende giudiziarie specifiche, la Regione sta facendo verificare a suoi funzionari se a Procchio, dove la magistratura sta indagando sulla realizzazione di un complesso residenziale, «sono state intaccate da parte degli enti preposti al rilascio della concessione edilizia, prerogative e indicazioni contenute nella delibera della Regione Toscana post-alluvione».
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