La devastazione ambientale oltre che paesaggistica dei tralicci di Terna Il Comitato per l’intero interramento del Nuovo Elettrodotto con questa immagine, vuole ancora una volta testimoniare quale devastazione ambientale, oltre che paesaggistica, si stia perpetrando con gli scavi e con le colate di cemento per installare i tralicci a sostegno della nuova linea elettrica aerea, in zone boscose di alto pregio sulle colline degradanti verso la Piana e il Golfo di Portoferraio. Si sta distruggendo non solo la macchia mediterranea che di norma ricresce rigogliosa, ma anche sugheri secolari, pianta notoriamente protetta e altri alberi che non ricresceranno mai più. Per questo invochiamo ancora una volta l’intervento delle associazioni ambientaliste come Legambiente e il WWF, di solito così attive in tale ambito, per impedire, finchè siamo in tempo, che tutto ciò si verifichi ancora. Ci domandiamo perché la Soc. Terna stia procedendo con questi lavori così speditamente quando tutti sapevano che avrebbero installato prima le due linee interrate entro dicembre 2010 e poi avrebbero iniziato a costruire la linea aerea? Se tutto ciò era già programmato, perché la tempistica dei lavori per i tralicci è stata consegnata agli Enti interessati solo a dicembre 2009 come sembra avvenuto e senza che alcuno interessato informasse subito l’opinione pubblica, dopo le note proteste, di quello che stava accadendo? Crediamo che queste siano delle domande che meritino delle risposte. Approfittiamo di questo nostro spazio per annotare che, dopo la minaccia della Soc.Terna di adire le vie legali per proteggere, come afferma, la sua reputazione e soprattutto a seguito della risposta del Comitato che precisava quale fosse stato il significato delle parole e dei concetti espressi, nessuno delle Istituzioni che ci ha appoggiato e sostenuto fino ad ora, nonchè alcuna delle Associazioni di categoria che si è espressa a nostro favore, abbia pronunciato ancora ufficialmente a mezzo stampa comunicati di solidarietà al Comitato. Ci auguriamo che sia stata solo un semplice svista e per questo ci aspettiamo dei pronunciamenti in tal senso. Grazie. Il Comitato per l’intero interramento del nuovo elettrodotto Il WWF Elba e Capraia pone alcune domande a Terba sui cantieri per l'Elettrodotto. Per quanto tutti riconoscano l'utilità dell'elettricità specie in un'isola, è comunque opportuno chiedersi se l'intero progetto dell'elettrodotto Terna, non sia sovradimensionato per le reali esigenze dell'Elba, a meno che non si voglia far passare per necessità l'energia che sarà ad appannaggio delle seconde e terze case presenti sull'intero territorio isolano - e che purtroppo in una logica sempre più assurda vengono ancora costruite - dei vari supermercati illuminati anche di notte e di quanti tengono i condizionatori a temperature da Polo con porte e finestre aperte, alle milioni di insegne luminose che si vedono anche dal mare, alle inutili illuminazioni pubbliche fatte da un lampione ogni 5 metri, come se si volesse far luce alle formiche, alimentando un forte e assurdo inquinamento luminoso.... Di fronte a questi esempi è necessario avere del buon senso da parte di tutti, tanto da chi progetta e poi esegue, tanto da chi fruisce, iniziando prima di tutto a fare un oculato uso dell'energia elettrica ed evitando inutili sprechi. Quanto all'elettrodotto, come WWF vorremmo ricordare a Terna, anche a fronte degli impegni presi, che il 2010 è l'anno della biodiversità, quindi si inizia davvero male se si comincia a tagliare le sughere per far posto a una bella colata di cemento. Davvero non si poteva spostare il pilone 17 per evitarne il taglio delle sughere??? Sospettoso poi che si stiano tagliando e che siano evidenziate con spray blu e nastrini tutte specie "appetibili": sughere, lecci, erica. Ci auguriamo sia solo un puro caso, sta di fatto che le sughere sono state tagliate. Capiamo che l'estro progettuale aveva deciso che quel pilone doveva andare lì, ma un sopralluogo e il trovarsi di fronte ad una sughera di notevoli dimensioni (e ben si sa che sono di lenta crescita) avrebbe richiesto una decisione secondo buon senso. E dato che analoga sorte toccherà alle piante segnate di blu allora ci chiediamo, si poteva evitare tutto ciò preferendo l'interramento in strada nei tratti a forte valenza paesaggistica e ricchi di essenze vegetali quali le sughere che tanto poche sono rimaste all'Elba??? Chi sta tagliando quelle sughere sa che la legge forestale sanziona pesantemente chi danneggia e decortica queste essenze arboree? E allora quanto poteva essere più costoso un operaio con un mezzo per fare una profonda traccia e interrare i cavi rispetto al danno ambientale causato? Chiediamo quindi a Terna e ai suoi appaltatori che, carte alla mano (e quindi con studi effettivi) rassicurino la collettività sull'impatto ambientale del progetto, specie del pilone 16 (in loc. Le Picchiaie) che si vedrà da tutte le navi e imbarcazioni già da Monte Grosso, così come sull'impatto che avranno i piloni per l'avifauna (poiane, falchi, civette..) di cui ricca la zona oggetto di intervento. Diamo atto a Terna di aver provveduto all'interramento del tratto all'interno della ZPS del Volterraio-cima del Monte, ma non ci aspettiamo "scambi" sull'ambiente. Stante ancora la nostra perplessità sull'inquinamento elettromagnetico, sui cui effetti dannosi si sa ancora poco, ci auguriamo inoltre che Terna dismetta effettivamente la vecchia linea e che compia una opportuna opera di bonifica, e per bonifica intendiamo l'eliminazione dei pali ma anche del loro bel pilone di cemento che li teneva su poco prima, evitando che quelle piattaforme di cemento, non restino lì per anni, e che siano piantate altrettante sughere al posto di quelle tagliate. WWF ELBA CAPRAIA Legambiente: Terna rispetti le specie protette e gli habitat prioritari Il taglio di sughere e di altre specie della macchia mediterranea da parte di Terna per l’avvio dei lavori, la “marcatura” di alberi di alto fusto per far posto ai piloni del nuovo elettrodotto, sono preoccupanti. Chiediamo all’azienda di adottare anche fuori dal territorio del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano le stesse misure di tutela ed attenzione verso specie vegetali comprese nella direttiva habitat dell’Unione Europea e nella legge regionale 56/2000 che il Parco gli ha imposto nell’area protetta. Legambiente ha detto fin dall’inizio, quando a nessuno sembrava interessare dell’elettrodotto, che le misure di mitigazione del suo impatto ambientale e paesaggistico dovevano passare per l’osservanza di vincoli ambientali che esistono anche fuori dal territorio del parco e che non sono stati fatti valere dalle amministrazioni pubbliche: presenza di un’Important bird area (Iba) in tutta l’Elba, presenza di habitat specie protette lungo il tracciato. Tutto questo non è stato fatto puntualmente valere, se non dal solo Ente Parco, forse si temeva di dover rimettere in discussione operazioni immobiliari delle quali nessuno stranamente parla, né dal punto di vista ambientale, né dal punto di vista paesaggistico. Comunque, Terna non può intervenire con tanta apparente leggerezza su esemplari di sughera (Quercus suber Codice Natura 20009330 e Codice Corine 45 2)) considerati vulnerabili e che all’Elba hanno la unica popolazione consistente nell’intero arcipelago toscano (Piano del Parco), costituendo un habitat prioritario in associazione con la macchia ad erica e corbezzolo e insieme al leccio nell’associazione Viburnum-Quercetum. Legambiente chiede un’attenta verifica sul terreno ed una reale protezione di habitat e specie protette e vulnerabili, invita chi fino ad ora ha scaricato incredibilmente le colpe di quanto autorizzato fuori dell’area protetta sul Parco Nazionale (l’unico ad aver tutelato davvero il territorio di propria competenza in questa vicenda) a far rispettare ogni norma di tutela ambientale e a rivedere, alla luce di quanto sta accadendo anche altre previsioni urbanistiche nell’area che comprometterebbero natura, paesaggio ed habitat prioritari. Legambiente Circolo dell'Arcipelago Toscano
Elettrodotto sughera segnata
Elettrodotto tronchi tagliati 1
Elettrodotto tronchi tagliati 3