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Coontrocopertina: A scuola nel bosco

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : martedì, 02 febbraio 2010

Un sabato mattina a scuola nel bosco. Dentro gli zaini solo panini, acqua e macchine fotografiche. Naso in su per osservare i bastioni della fortezza pisana di Marciana, toccare le pietre vecchie di mille anni, ascoltare il vento di ponente intromettersi tra le fessure della roccia. Poi via, sul sentiero per san Cerbone, tra i castagni scheletriti fasciati di muschio, i ruscelli saltellanti, le dita ghiacciate. I ragazzi della prima media di Marciana, accompagnati dai loro docenti, Stefano Rossomanno ed Elena Maestrini, e dall’architetto Silvestre Ferruzzi, si sono sbarazzati per un giorno di compassi e righelli, per scoprire con occhi diversi il loro territorio, riconsiderandolo più attentamente sotto l’aspetto storico-architettonico e naturalistico. A san Cerbone il vento gelido ha rievocato le pene dei poveri fraticelli scalzi fuggiti da quel romitorio a causa dei taglienti inverni marcianesi, dove invece san Cerbone nel VI secolo aveva trovato riparo, in una grotta angusta, dalle scorribande continentali dei barbari. Una chiesa semplice, costruita dopo la morte del santo, circondata da castagni spettacolari, un piccolo convento con a fianco un albero cavo dalle proporzioni gigantesche, raggiunti dopo un’ora di cammino, hanno reso l‘idea di un Medioevo difficile, dove la lotta per la sopravvivenza si faceva aspra ogni giorno, ma anche dove la meditazione e la preghiera avvicinavano l’uomo alla natura e a Dio. Chissà se i ragazzi avranno ascoltato in profondità la voce del Medioevo, se avranno avvertito le vibrazioni antiche di quelle testimonianze, senza magari confonderle con quelle dei cellulari custoditi in tasca. Sicuramente però avranno fissato dentro quelle immagini in maniera più efficace rispetto ad una triste pagina in bianco e nero fotocopiata dal manuale di storia.


fortezza marciana ragazzi ferruzzi

fortezza marciana ragazzi ferruzzi