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Schermaglia di "agenzie" Bosi - Mussi

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : lunedì, 08 settembre 2003

Scambio di colpi in dichiarazioni alle agenzie, sulle vicende elbane tra il Sottosegretario alla difesa Senatore Francesco Bosi (Sindaco di Rio Marina) ed il Vicepresidente della Camera dei Deputati Fabio Mussi (deputato della circoscrizione). «Nell' opera di aggressione politica al centrodestra - inizia la schermaglia Bosi - in merito alle inchieste giudiziarie sull' Elba c' è già chi ha emesso sentenze, senza aspettare l' accertamento della verità e senza alcun rispetto per le persone ed il loro ruolo nelle istituzioni: in questa direzione si distingue l' onorevole Fabio Mussi (Ds), forse alla ricerca di una rivincita dopo le sconfitte subite dal suo partito proprio nell' isola. Si sta cercando di coinvolgere il centrodestra come responsabile di tutto quello che è accaduto da molti anni a questa parte all' Elba, anche nei comuni amministrati dalla sinistra, Sorprende che un garantista come Mussi si affidi - come ha riportato la stampa - alla via giudiziaria per risolvere questioni politiche e propugni un unico comune isolano (ora sono otto, ndr), forse con la speranza di ribaltare in questo modo gli attuali equilibri politici, arrivando a definire ente inutile la Comunità montana forse perchè è amministrata dal centrodestra" Non tarda la replica di Mussi: "Il Senatore Bosi - osserva il deputato dei Ds - non è solo sindaco di Rio Marina. È anche un parlamentare, un uomo del governo nazionale, sottosegretario alla Difesa. Di fronte agli sconcertanti episodi e alle inquietanti inchieste che riguardano l'Elba, dovrebbe unirsi a chi a gran voce richiede inchieste rapide ed incisive, accertamento della verità, rispetto della legge e pulizia morale. Proprio perchè non siamo giudici, ma abbiamo responsabilità politiche. Non spetta a noi - conclude Mussi - emettere sentenze, ma guai alle giaculatorie del 'tutto va bene, madama la Marchesa» «Sono d' accordo con Mussi - torna ad intervenire Bosi - quando, finalmente, chiede l' accertamento rapido dei fatti e delle responsabilità, mi permetto però di consigliargli di invitare la sinistra a smettere di lanciare anatemi, scomuniche e accuse stravaganti quanto ingiuriose verso il centro destra». Il polverone e le strumentalizzazioni - prosegue Bosi - non servono la verità nè gli interessi della gente e, tantomeno, quelli dell' Isola d' Elba». Bosi dice di trovarsi in pieno accordo con le dichiarazioni dei sindaci elbani, sia quelli di centro sinistra sia quelli di centrodestra «quando sottolineano l' esistenza di un tessuto sano e di un controllo sociale ravvicinato tra primi cittadini e società civile». «Non siamo noi - aggiunge Bosi - che alziamo polveroni: non lo abbiamo fatto all' Elba come non lo abbiamo fatto a Livorno. Non ho mai detto - osserva il sottosegretario - che tutto va bene ma respingo decisamente questo vento antielbano che spira nei palazzi governati dalla sinistra, e da un certo ambientalismo di maniera che ha una strategia di fondo ormai chiara: quella di delegittimare i Comuni per trasferire i livelli decisionali altrove. Il vero rischio - conclude Bosi - sono le mani sull' Elba da parte di chi, in quella terra, non rappresenta la maggioranza dei suoi abitanti".


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