Il 29 gennaio nella Sala Consiliare di Marciana Marina si è tenuta una assemblea aperta sui problemi del porto organizzata dal Partito Democratico e dalla Sinistra Marinese. Ampia e qualificata la partecipazione di rappresentanti di partiti politici (dall’UDC ai partiti di Sinistra), di operatori dell’area portuale (pescatori, ormeggiatori, società di trasporti), e poi rappresentanti delle associazioni (dal Circolo della Vela alle associazioni di residenti) e commercianti, operatori turistici, semplici cittadini. In questo panorama risaltava l’assenza di qualsiasi rappresentante della Giunta Municipale o della maggioranza consiliare ed anche quella del Garante della Comunicazione nominato dal Consiglio che, sebbene formalmente invitato, ha pensato bene di non presentarsi per far capire che l’Amministrazione intende l’informazione non come partecipazione democratica ma come semplice intralcio burocratico. Nel corso della discussione sono emerse molte posizioni e crediamo che i partiti che hanno organizzato l’Assemblea dovrebbero dar seguito alla riunione con iniziative concrete. La Lista Civica si inserisce nella discussione con una modesta proposta. Il procedimento amministrativo per la redazione del Piano Regolatore Portuale è al primo stadio, il Consiglio ha approvato l’avvio del procedimento nell’ultima seduta e dovrà approvare l’adozione della proposta di piano nella prossima. Tra queste due deliberazioni dovrebbe avvenire la partecipazione dei cittadini alla definizione del piano perché lo stabilisce la Legge Urbanistica Regionale. L’amministrazione ha una sua idea e un suo progetto ben definito e per niente democratico. Tutte le decisioni sono già stata assunte nel chiuso di una stanza dei bottoni: dalla nomina (illegittima) dei professionisti del gruppo di lavoro ai contenuti del piano, alle forme di gestione e per il Sindaco e la Giunta la partecipazione democratica si concretizzerà al massimo in un paio di riunioni nelle quali i tecnici illustreranno per gentile concessione qualche particolare di decisioni già prese. La nostra proposta si articola in tre fasi: 1. PRIMA DELLA ADOZIONE DEL PIANO: richieste al Sindaco e al Garante della Comunicazione di 8 incontri pubblici, alla presenza del Responsabile del Procedimento e dei Professionisti incaricati per discutere nel dettaglio tutti gli aspetti del Piano Regolatore, per raccogliere le osservazioni e le proposte dei cittadini utili alla definizione del piano. Gli argomenti degli incontri potrebbe essere: A) Definizione dell’impatto urbanistico del nuovo porto sul lungomare; B) Soluzioni ai problemi ambientali dell’area portuale (erosione della spiaggia, rete fognaria, impianto di depurazione); C) Definizione del rapporto tra area destinata a porto turistico e area libera di porto rifugio destinata alla pesca, alle attività commerciali, ai trasporti; D) definizione delle aree destinate alle piccole imbarcazione dei residenti; E) Distribuzione delle aree riservate alle imbarcazioni di diversa lunghezza:; F) Destinazione della torre e delle aree circostanti; G) provvedimenti a favore della manodopera locale; G) Definizione delle attività commerciali e dei pubblici esercizi connessi al porto turistico; H) Definizione delle forme di gestione del porto turistico. La richiesta di incontri dovrebbe essere presentata dai partiti politici UDC, PD e Sinistra Democratica e sostenuta da una raccolta di firme in paese la più ampia possibile. 2. TRA ADOZIONE E APPROVAZIONE DEL PIANO: Se gli incontri non saranno accordati o se le proposte non saranno recepite gli otto argomenti della discussione potranno essere trasformati in osservazioni al Piano Regolatore sottoscritte dalla Lista Civica e dai partiti politici da presentare formalmente in Comune, Provincia e Regione dopo l’adozione dello strumento urbanistico 3. DOPO L’APPROVAZIONE DEFINITIVA: dopo l’approvazione definitiva del Piano del Porto e prima dell’affidamento della gestione, se le nostre proposte non avranno ottenuto adeguata attenzione sarà il momento di organizzare un referendum consultivo tra tutti i cittadini. Abbiamo poi un’altra proposta, diretta questa in modo specifico al Partito Democratico. Siamo convinti, lo abbiamo più volte detto e scritto, che l’Amministrazione Comunale abbia seguito procedure illegittime nella sistemazione provvisoria dell’area portuale, nell’affidamento della gestione dei pontili al Circolo della Vela e alla Cala de’ Medici, nell’affidamento degli incarichi professionali per il Piano del Porto. Prima di decidere come votare alla prossime elezioni regionali chiediamo che in campagna elettorale il Candidato Presidente Rossi venga all’Elba e spieghi in un incontro pubblico l’atteggiamento della regione rispetto a questi procedimenti amministrativi.
marciana marina torre e porto 2009