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Giusti e Filippi non rispondono ai giudici ma fanno dichiarazioni spontanee

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : lunedì, 08 settembre 2003

Hanno sostenuto di non aver mai corrotto né avvantaggiato nessuno, Franco Giusti e Fiorello Filippi, i due imprenditori pistoiesi, pesantemente implicati nel caso degli "Abusi Eccellenti" Una nota di agenzia specifica che i due, interrogati oggi a Genova dal gip Maria Califano, i due imprenditori, dopo essersi avvalsi della facoltà di non rispondere, hanno tuttavia reso delle dichiarazioni spontanee. Giusti, assistito dall' avvocato Cecilia Turco, ha sostenuto davanti al Gip di essere completamente estraneo ad ogni atto di corruzione giudiziaria. «Non ho mai corrotto nessuno né avvantaggiato chicchessia», ha ripetuto più volte davanti al gip, fornendo delle giustificazioni ai vari addebiti contestati nell' ordinanza di custodia cautelare. Filippi, a sua volta interrogato, assistito dall' avvocato Claudio Casciani, dopo aver sostenuto a sua volta di essere innocente, ha spiegato che, come tutti gli imprenditori, aveva sollecitato incontri con il sindaco e i responsabili dei vari uffici solo per sveltire le pratiche e il rilascio dei permessi edilizi. La linea di difesa scelta da due imprenditori è quindi quella del minimizzare i fatti accaduti, anche se (almeno sul versante di Rio Marina) nei loro colloqui ed in quello con il cosiddetto "Franco Marino" che sono stati oggetto di intercettazione i due hanno parlato chiaramente di "tangente" di una dazione di denaro (10.000 euro) già effettuata e di una da effettuare, ma solo a fronte di rilascio di una concessione relativa al complesso di Costa dei Barbari (che deve essere ad oggi ancora rilasciata) e della possibilità di offrire a tal fine del denaro anche al tecnico comunale, anche se questi ha dichiarato al Tirreno di non avere mai ricevuto tali profferte. Al termine dei due interrogatori di garanzia, durati circa due ore, i legali hanno annunciato di aver chiesto al gip la revoca dell' ordinanza di custodia cautelare. Il Tribunale del Riesame invece deciderà sulla richiesta di revoca il 15 settembre. Sempre oggi l' ing. Coppetelli, assistito dall' avv. genovese Romano Raimondo, ha chiesto i termini a difesa e il suo interrogatorio è stato fissato per giovedì prossimo. Sarà interrogato domani, invece, il capo dei gip di Livorno, Lamberti. E dopo la debolissima difesa dell'Amministrazione Comunale che abbiamo pubblicato nell'aggiornamento domenicale, la giornata di lunedì fa registrare oltre le notizie sul caso degli "Abusi Eccellenti" che provengono da Genova, quelle romane con Bosi e Mussi che incrociano le lame e quelle fiorentine con la Regione che si mette (finalmente!) in movimento sui casi elbani, novità di cui diamo notizia in altre parti del giornale. Dalla "perplessa" Rio Marina dalla sua comunità dalla sua società sportiva, probabili vittime della leggerezza di "bamboli sciocchi" forse un poco improvvidamente investiti di cariche più grandi di loro, e delle mire di maneggioni privi di scrupoli, da Rio Marina al centro di questo putiferio suo malgrado, invece, poche nuove. Lelio Giannoni ci precisa, in una cortese telefonata, che il comitato costituitosi per restaurare la chiesetta (privata) dell'Annunziata, è composto da 23 persone tra cui una quindicina discendenti dall'antico proprietario della struttura che si intende restituire al culto o almeno alla pubblica fruizione con la circostante area. Giannoni dice che la scelta del Coppetelli per la esecuzione dei calcoli è stata casuale ed effettuata in epoca nella quale non si aveva notizia di suoi coinvolgimenti in affari poco chiari come quelli oggetto di indagine. Ce ne rallegriamo, archiviando un'altra giornata dura per l'Isola e per l'immagine di chi l'amministra, che purtroppo non sarà l'ultima.


rio marina attilio 7

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