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Trovata con cellulare rubato, denunciata per ricettazione dai Carabinieri

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 30 gennaio 2010

Ricevere un cellulare, o un oggetto in genere, dietro pagamento o gratuitamente, si può trasformare in un’avventura spiacevole: perché se l’oggetto è il frutto di un reato possederlo rappresenta, a sua volta, un delitto. Ma anche impossessarsi di qualcosa che è stato smarrito da qualcun altro è una violazione della legge penale, anche se punita più lievemente. Ciò che è accaduto in questi giorni ad una 40enne, fiorentina, va inquadrato in uno di questi casi. La donna, trovata in possesso di un cellulare rubato, è stata infatti denunciata per ricettazione dai Carabinieri della Stazione di Marciana Marina. Lei asserisce di aver trovato l’apparecchio e di averlo utilizzato e ora dovrà fornire le sue spiegazioni al Giudice del Tribunale di Livorno. Tutto è incominciato alla fine dell’estate, quando un ragazzino elbano, tornato a casa dopo aver trascorso il pomeriggio con gli amici, si è lamentato con i genitori per il fatto che qualcuno gli aveva poco prima rubato il suo cellulare. Il bimbo non era però in grado di fornire particolari elementi per giungere all’identificazione del soggetto e quindi, dopo le canoniche domande di rito, i genitori si sono avviati verso la caserma dei Carabinieri di Marciana Marina, dove hanno fatto denuncia a carico di ignoti per il furto del cellulare subito figlio. In quel momento sono iniziate le indagini dei Carabinieri della Stazione che hanno subito richiesto i tabulati telefonici, per capire chi stesse utilizzando o avesse eventualmente utilizzato l’apparecchio dopo il paventato furto. L’unica indicazione che i Carabinieri a quel punto avevano era quella del numero di utenza telefonica che per un certo periodo di tempo era stata associata al cellulare rubato. Con tali elementi hanno verificato se l’intestataria di quel numero di telefono avesse effettivamente in uso quell’apparecchio, come poi è stato effettivamente accertato. La donna, 40enne, residente a Firenze, che quest’estate ha trascorso con la sua famiglia un periodo di ferie all’Isola d’Elba, ha infatti consegnato spontaneamente il telefonino ai Carabinieri che hanno bussato alla sua porta, spiegando loro che il cellulare lo aveva trovato per strada e che quindi aveva deciso di utilizzarlo. Ora le spigazioni le dovrà però fornire al Giudice del Tribunale di Livorno, perché essendo stata trovata in possesso di un oggetto dichiarato come rubato, la donna è stata denunciata in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria dai Carabinieri della Stazione di Marciana Marina per ricettazione. Qualora riuscisse a provare di essersi appropriata del telefono, perché smarrito, rischierebbe comunque una condanna, benché più lieve. Ne consegue che l’unico modo per far sì che il recupero di qualcosa di smarrito si possa considerare un colpo di fortuna (per il malcapitato e non per chi lo trova!) è cercare in ogni modo di restituire l’oggetto tramite le Forze dell’Ordine.


carabinieri marciana marina

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