Caccia, ira delle associazioni per l’approvazione di caccia no limits “Decisione vergognosa. Presi in giro milioni di italiani. Ora risposte da Ronchi e Berlusconi”. AMICI DELLA TERRA, ANIMALISTI ITALIANI, ENPA, FARE VERDE, GREENPEACE, LAC, LAV, LEGAMBIENTE, LIDA, LIPU – BIRDLIFE ITALIA, MEMENTO NATURAE, NO ALLA CACCIA, OIPA, ASS. VITTIME DELLA CACCIA, VAS, WWF ITALIA: Grande mobilitazione in vista del voto alla Camera. Ciò che è accaduto oggi al Senato ha del vergognoso nei confronti dell’Europa, che è stata bellamente raggirata, ma soprattutto della natura e dei cittadini italiani, a cui qualcuno dovrà spiegare che la caccia e i fucili vengono prima di tutto. E’ la dichiarazione delle associazioni all’approvazione dell’articolo 38 della legge Comunitaria che, tra le altre cose, cancella i limiti della stagione venatoria attualmente contenuti tra il 1° settembre e il 31 gennaio. Ora si dovrà spiegare il perché di questa incredibile scelta a quel 90% di italiani che respingono ogni idea di allungamento della stagione venatoria. E dovranno farlo in prima istanza il Ministro Ronchi, che si è assunto la responsabilità di una scelta così clamorosamente sbagliata, e il Presidente Berlusconi, cui 150 associazioni di cittadini, professionisti, ambientalisti, animalisti hanno oggi chiesto invano un intervento risolutore. E’ stato ignorato il parere negativo del Ministero dell’Ambiente, che specificava come l’articolo peggiorava anziché risolvere la situazione di infrazione in cui l’Italia già si trova sul tema caccia. E’ stato ignorato il parere negativo dell’ISPRA, l’autorità scientifica nazionale che si occupa della materia. Sono stati ignorati e anzi dimenticati i pareri negativi dati dalle Commissioni competenti della Camera e dello stesso Governo, a partire dal ministro Ronchi, che recentemente aveva già bocciato un identico emendamento. E tutto questo per assecondare una minoranza di cacciatori non ancora contenti di poter cacciare 5 mesi all’anno, per giunta facendo ingresso nei terreni privati. Il risultato è che con questo emendamento, qualora dovesse essere confermato dalla Camera, la stagione venatoria si allungherebbe ai mesi delicatissimi di febbraio e agosto, con un danno grave alla natura e l’aggravarsi del disturbo e dei rischi arrecati alle persone. Per non parlare degli altri aspetti, solo apparentemente marginali, comportati da questa pessima norma: il carattere giuridico dato alla guida europea sulla caccia (con il rischio-certezza di un vero e proprio corto circuito tra norma e interpretazione e il caos giuridico che ne conseguirà) o l’assenza di qualsivoglia intervento sul grave problema delle deroghe di caccia specie protette. Insomma una situazione disastrosa e imbarazzante, resa persino beffarda dall’approvazione di un subemendamento presentato come “soluzione” ma che non cambia di una virgola la sostanza e la gravità della norma approvata e sul quale, a leggere le ultime agenzie, persino il Ministro Prestigiacomo dichiara di essere stata raggirata. Una cosa è certa: prosegue la mobilitazione delle associazioni in vista del voto alla Camera. Una battaglia che si annuncia epocale. WWF: L’ITALIA DICE NO ALLA CACCIA E IL GOVERNO FA FINTA DI NIENTE Con l’approvazione dell’art. 38 della legge comunitaria le Regioni potranno decidere una caccia no limit Solo 1 italiano su 10 è favorevole alla caccia. Il maschio adulto italiano è fortemente contrario a imbracciare la doppietta, alle donne e ai giovani sparare agli animali pare un’inutile crudeltà. Un sondaggio commissionato a IPSOS dal WWF e altre associazioni a febbraio 2009 parlava chiaro: il 69% degli interpellati è "fortemente contrario" alla caccia, il 10% "favorevole", "neutrale" il 21%. Del resto nel Paese i cacciatori rappresentano uno sparuto gruppo e il loro numero si è più che dimezzato dagli anni ’70 passando da 1.800.000 a meno di 800.000. Sparuto ma ormai dotato di armi hi-tech come fucili semiautomatici, puntatori laser, ricetrasmittenti, mimetiche e in qualche caso, come denunciato dalle guardie venatorie del WWF, anche kalashnikov. “Solo qualche giorno fa le Nazioni Unite hanno inaugurato l’anno internazionale della biodiversità e i prossimi mesi dovrebbero anche in Italia essere dedicati alla salvaguardia della natura, bene preziosissimo che perdiamo a un ritmo impressionante. – dichiara Gaetano Benedetto condirettore del WWF Italia - Il voto di oggi al Senato è tutto nel segno opposto. Alza la palla per le elezioni regionali poiché consente credibilmente di fare promesse di estensione dei calendari venatori. Questo ovviamente senza tener conto della probabile risposta dell’Ue che, come già avvenuto in passato più volte, potrà aprire procedure di infrazione nei confronti del nostro Paese. Paese cui, come più volte abbiamo dimostrato, della caccia non importa granchè”. E’ sufficiente un giro in rete per capire quanto ampio e ormai totalmente bipartisan sia il fronte del no alle doppiette: petizioni, blog, raccolte firme, moltiplicazione di appelli sui social network. Da ieri il blog aperto dal WWF sul proprio sito riceve centinaia di commenti in cui a gran voce si chiede di fermare una legge insensata che estenderebbe la stagione venatoria a dismisura e che gli italiani non vogliono. Contro anche Pretigiacomo, Brambilla e le Regioni Regioni e Province possono fissare il calendario venatorio dal 1/mo settembre al 31 gennaio: lo stabilisce l'emendamento al ddl ''comunitaria'' approvato dall'Aula del Senato, con dissensi anche nella maggioranza. Per il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo l'emendamento e' stato un 'colpo di mano' e urge ora reintrodurre 'le garanzie che erano previste specie sulla tutela delle specie protette e delle specie migratorie'. "E' inaccettabile". Secco il commento del Ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, all'emendamento all'art. 38 della Legge Comunitaria approvato oggi al Senato. "Il provvedimento cosi' formulato -dice Brambilla- lascia ampi margini interpretativi e non fornisce alcuna garanzia sui limiti temporali della caccia per tutti gli ungulati e le specie aviarie” ''E' veramente una barbarie culturale. Noi, come Regioni, metteremo in atto qualsiasi strumento necessario per fermarla''. Così il coordinatore della Commissione Ambiente della Conferenza delle Regioni, Silvio Greco, a proposito dell'approvazione, al Senato, del testo della legge Comunitaria che, tra le altre cose, da' il via libera a ''una caccia senza limiti''.
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