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Le nuove tecnologie faranno crescere il welfare locale

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 29 gennaio 2010

Rete telematiche (computer e piattaforme comuni che permettano a enti e operatori di scambiarsi più facilmente e velocemente dati e informazioni, ma che consentano ai cittadini di esercitare in modo più semplice il diritto alla salute) e reti di persone (al fianco di assistenti sociali e operatori sanitari, per aiutare altre persone a vivere meglio). Ruota attorno a questi due fuochi il progetto delle reti sociali a sostegno del welfare locale, soprattutto quello delle aree più disagiate e dei comuni montani, sostenuto dalla Regione Toscana. Il protocollo d'intesa, la cui prima firma risale al 2008, è stato rinnovato stamani. E per il proseguimento del progetto – ancora coordinato dall'Unione toscana delle comunità montane, di nuovo con l'adesione dell'Unione delle Province e dell'Anci Toscana - la Regione stanzierà 350 mila e uro. Altri 80 mila saranno messi a disposizione dalla Provincia di Massa-Carrara e 15 mila da ciascuna delle sette Società della salute che aderiscono (ovvero Casentino, Mugello, Alta Val di Cecina, Colline Metallifere, Amiata Grossetana, Lunigiana e Area Pratese). Il primo obiettivo sarà lo sviluppo e il completamento della “cartella sociale informatizzata”, un'architettura innovativa che consentirà di gestire on-line tutte le pratiche relative a interventi e prestazioni sociosanitarie gestite, sul territorio, dalla Società della Salute e di cui potranno dotarsi gli enti privi di strumenti. In particolare per l'assistenza ai non autosufficienti. «Le fondamenta della piattaforma digitale – spiega il vice presidente della giunta Federico Gelli - sono già pronte e consolidate. La spina dorsale è costituita dalla rete telematica regionale e il nuovo applicativo ha l'ambizione di divenire un modello per l'intera regione, primo tassello di un più complesso sistema informativo sociale, esteso a tutte le 28 società della salute, coerente con il progetto di carta sanitaria elettronica portato avanti dalla Regione». «Le tecnologie informatiche e telematiche possono consentire una migliore gestione dei servizi nelle aree periferiche e disagiate – aggiunge l'assessore alle politiche sociali, Gianni Salvadori - ottimizzando tempi e risorse. Il nuovo sistema di gestione on-line è stato costruito dal basso, tenendo di conto delle esperienze dei singoli territori e delle opinioni degli operatori». «Ma l'intesa – prosegue – va oltre e prevede anche azioni per rendere più coeso il tessuto sociale di queste comunità o il superamento delle differenze di genere». E' prevista infatti l'individuazione di percorsi per sostenere reti locali di aiuto all'integrazione di anziani autosufficienti, per evitare che siano sradicati dal loro contesto di vita nonchè un approfondimento del lavoro di analisi sulle violenze verso le donne, già avviato in questi anni attraverso un monitoraggio. «Quello di stamani è un momento importante per la montagna toscana - ha dichiarato Oreste Giurlani, presidente di Uncem Toscana – in quanto la firma del protocollo è la conferma del buon lavoro fatto in questi anni. Davanti ai continui tagli del Governo sul fronte socio-sanitario i territori marginali e montani rischiano di soffrire di più e cresce la necessità di sinergia fra le istituzioni. Stamani abbiamo deciso di proseguire l’esperienza del protocollo “Reti Sociali” che, attraverso la realizzazione di prodotti importanti, come il sistema di monitoraggio del fondo per la non autosufficienza, il sistema di monitoraggio della violenza di genere e prossimamente la cartel la sociale informatizzata, ha dimostrato come anche la montagna toscana possa essere un laboratorio di innovazione, partendo proprio dall’esperienza dei territori più deboli».


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