Interrogazione a risposta orale VELO, VICO, ROSATO. - Al Ministro dello sviluppo economico - Per sapere – premesso che: destano grande allarme le notizie diffuse dalla stampa nazionale sulla possibilità che la società russa Severstal sia pronta a uscire dal Gruppo Lucchini che acquisì per il 79,82% tra il 2005 e il 2007; secondo queste voci la società russa sta valutando il disimpegno dal Gruppo Lucchini a causa del calo della domanda che ha cominciato a pesare sul gruppo nel 2009, con una riduzione del 50% delle quantità prodotte, riflesso del calo della domanda di acciaio sui mercati sviluppati; ulteriore motivazione del possibile abbandono della Severstal sarebbero gli alti costi di produzione con conseguente e non semplice ricerca di un compratore per 1’80% del gruppo siderurgico italiano; la svolta sarebbe avvenuta nel terzo trimestre del 2009 quando ai primi segnali di ripresa, fragili ma incoraggianti sul mercato russo, non è seguita analoga performance per le divisioni europee della società, mentre la Severstal ha intenzione di riaprire a marzo gli impianti in Ohio scommettendo sulla crescita dell’economia americana nel 2010; fonti riprese dal quotidiano Vedomosti hanno confermato quanto l’agenzia russa Interfax aveva scritto il 23 gennaio scorso, citando ambienti bancari, ovvero che Severstal sta trattando la vendita del Gruppo Lucchini e che sta già conducendo negoziati in tal senso con diversi potenziali investitori; Lucchini ha chiuso i primi nove mesi del 2009 con un fatturato, 1,2 miliardi di dollari, in calo del 63% rispetto ai 3,3miliardi dei primi nove mesi 2008; con un margine operativo lordo (ebitda) negativo per 212 milioni e una redditività scesa da +13 a -17,3%; si tratta del peggiore risultato del gruppo che nello stesso periodo ha registrato una redditività del 18% in Russia e del 19% negli Stati Uniti ; secondo fonti di stampa, tra i possibili acquirenti potrebbe esserci la stessa famiglia Lucchini, che già nel 2007 aveva riacquisito da Severstal per 127,8 milioni di euro la divisione Lucchini Sidermeccanica, ma viene fatto anche il nome del gruppo Riva; potrebbe tuttavia profilarsi una proposta di Arcelor Mittal che a Piombino già controlla il gruppo Magona o secondo altre ipotesi una delle più grandi società cinesi, la Baosteel di Shanghai che secondo fonti di stampa potrebbe accaparrarsi la Lucchini a un prezzo di un terzo inferiore a quanto sborsato a suo tempo da Severstal:- quali iniziative intenda immediatamente assumere e quali interventi intenda mettere in campo per scongiurare o comunque seguire con attenzione l’eventuale vendita del gruppo Lucchini che potrebbe comportare gravissimi rischi per l’occupazione e per la tenuta sociale dell’area interessata.
lucchini piombino