Il Comitato per l’itero interramento del nuovo elettrodotto con questo scritto vuole rispondere alle osservazioni della Società Terna in merito all’articolo comparso il giorno 26 u.s. sul giornale web Elbareport. La Società ha estrapolato alcune frasi, accusandoci di ledere la sua reputazione, da un contesto complessivo che aveva viceversa altro tenore. Sappiamo benissimo che il progetto esecutivo presentato nel mese di dicembre u.s. alle Istituzioni interessate prevede un precisa tempistica ed anche una esecuzione dei lavori nei giorni festivi, ma la nostra ben giustificata rabbia è stata quella di veder ancora ignorata una protesta che ora non riguarda più alcuni proprietari che si sono visti deprezzare in modo rilevante le loro proprietà in un contesto turistico e paesaggistico di grande valore; infatti la loro istanza in pochi mesi ha coinvolto a loro favore tanti altri cittadini, le Associazioni economiche, tutte le Amministrazioni e Consigli comunali elbani, il Consiglio regionale toscano,il Parlamento con una interrogazione dedicata, alcune delle stesse Istituzioni che avevano dato parere favorevole al progetto poi reso esecutivo dal decreto ministeriale. Ciò vuol dire che la loro giusta battaglia travalicava sicuramente i meri interessi personali di alcune decine di proprietari per diventare una battaglia di interesse locale e nazionale. La frase in cui si afferma che La Società Terna esprime arroganza perché protetta da poteri forti, voleva solo dire che è arrogante perchè ignora una vasta protesta , protetta non da fantomatici poteri occulti di vecchia memoria e di dubbia legalità, ma dal potere esecutivo, dal Ministero che ha emanato il decreto pur legittimato da un excursus approvativo del tutto regolare. Come si può cambiare una legge non più coerente con alcune rinnovate esigenze sociali, economiche od altro, si può sicuramente cambiare un decreto ministeriale. La frase in cui Terna aveva comunque la percezione che quello che sta facendo non sia in sostanza onesto, voleva dire appunto che è consapevole di ignorare una così vasta e qualificata protesta, ove per non onesto quindi non voleva affermare disonestà perché stia infrangendo una qualche disposizioni di legge o regolamento, ma perché per il momento il suo comportamento non è perfettamente coerente, secondo noi, con il suo conclamato codice etico. Non abbiamo mai disconosciuto che rispetto al progetto originario che prevedeva ben più numerosi tralicci, il nuovo progetto che ne prevede solo 20 con una parte consistente interrata, sia stata una conquista rilevate per merito di altri comitati, delle Istituzioni che hanno lottato per giungere a questo risultato e per merito della Società Terna che ha ascoltato la loro voce, ma fin dall’inizio ci siamo domandati, perché fermarci ad un risultato parziale? Se detto questo Terna vorrà ancora e comunque adire le vie giudiziarie per tutelarsi, con serenità ci batteremo anche su questo fronte e sarà per noi una cassa di risonanza anche maggiore, ma noi, come abbiamo sempre affermato, desideriamo e preferiamo il dialogo, non lo scontro.
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