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A Sciambere di gennaio

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 24 gennaio 2010

Di solito il gennaio è un periodo particolarmente sonnacchioso per Mortoferajo e dintorni; a gennaio in genere chi fa un giornale deve sciabatticare forte (tribolare per gli italiani) per riempire le pagine giungendo ad intervistare dei chiccazzè o a pregare che arrivi in redazione un comunicato dell'associazione vattelappesca con tanti nomi (che i nomi fanno sempre brodo) quanti ne contiene un elenco telefonico. Quest'anno però i gazzettieri ilvati non si possono lamentare, quello che sta per terminare è stato un gennaio ricco: a parte la vicenda dei "rombanti tonti pe' mari e pe' monti" che tanta gioia ci procurò, ne sono successe di cose: pensionati ciuttati nell'acqua diaccia che resistono che Iron Man "je fa 'na pippa", navi che si zuccheno, trombe d'aria e ventolate, container affondati che cuccù c'era ma non c'è più, bolzanini rubasassi e quello che voleva entra' in comune a Capoliveri con la macchina tipo anagrafe drive-in. Poteva, per completarsi il quadro delle bizzarrie e delle tontiate senza un decisivo contributo di Cimabue? Non poteva, perché dopo un po' che sta zitto gli frizza, gli scappa da esternare e, come se gli mancassero le occasioni di interessarsi di abusi veri commessi nel suo comune mignon, ad esempio quelli di cui si fa carico a cari amici suoi munificamente finanzianti i fasti marinesi, spende il suo tempo per raccogliere voci su presunti (poi rivelatisi inesistenti) abusi commessi, fuori da casa sua, dalla sua minoranza, ovviamente senza dire chi, in perfetto stile da pettegola ... Cambiando discorso (si sa A, Sciambere è scritto così si bordeggia un po' in qua e un po' in là) ci torna in mente una battuta di un marinese che ora vive altrove e che spesso rimpiangiamo non sia più tra noi: Giampiero Berti che un giorno ci fece notare quanto spesso dei presunti giovani leoni a guardare vera età e comportamenti si rivelino ormai dei certi maturi coglioni, ovviamente eravamo in un'epoca diversa e in un posto diverso. Ma tutto il mondo è paese e in fondo non c'è niente di nuovo sotto il sole.


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