Un corso per i volontari-soccorritori della Protezione Civile Elba Occidentale, deciso da Gianmario Gentini e Silvano Mortula. Sarà coordinato da Renato Giombini, già comandante della Forestale, che gestirà escursioni per far conoscere ogni angolo del territorio elbano. E non si ferma qui l'azione dell'ex militare, chiede interventi al sentiero 7 e al Romitorio. Parte quindi la nuova formazione che ha lo scopo di far raggiungere la massima confidenza dei soccorritori con i tracciati nella macchia, per accelerare al massimo il recupero di persone eventualmente disperse o per altre azioni di tutela ambientale. "Alcune di queste escursioni - segnala Giombini- le organizziamo in collaborazione col Viottolo e altre autonomamente e sono riservate, quest'ultime, agli aderenti alla protezione civile. Ogni soccorritore alla fine del corso, sarà in grado di intervenire più rapidamente per raggiungere svariate località collinari". E Giombini nel suo impegno di vigilanza volontaria, che svolge anche d'intesa col Circolo culturale Pertini, segnala alcune problematiche. "Sì, sul sentiero 7, ho trovato pini marittimi abbattuti, posti di traverso, che ostruiscono il passaggio. da quella parte si arriva alla zona panoramica sul golfo di Procchio e sul crinale del Masso alla Quata, che porta al Castagnone, il castagno più vecchio dell'Elba con i suoi circa 400 anni. Ho segnalato la cosa all'Unione dei Comuni (Uc) e a giorni interverranno per sistemare il percorso. Inoltre per il Romitorio di San Francesco ho suggerito di aprire un sentiero di circa 1 km che possa collegare la località col fosso delle Calanche. Ora è totalmente ricoperto dalla macchia mediterranea. Una volta aperto il percorso permetterà una vigilanza delle pattuglie della Protezione Civile e del Corpo Forestale dello Stato e in caso d'incendio sarà migliorato lo spostamento di mezzi e uomini. Il responsabile del settore, geometra Giove dell'Uc, ha messo in programma questo intervento
Protezione Civile Recupero disperse 3