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“Un genitore quasi perfetto”

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 22 gennaio 2010

Alcuni organi di informazione parlano del sindaco di Capoliveri come di un papabile candidato del popolo delle libertà per concorrere alla presidenza della regione toscana . Si dichiara lusingato il primo cittadino, liquidando le illazioni con un “nulla so” ma comunque incassa che a lui e con lui venga riconosciuto il modello Elba. Beh credo che a tutti i Capoliveresi non possa che fare piacere il pensare a un proprio concittadino in quella posizione ed, oltre, a un ritorno di immagine utile… sistemerebbe con le eventuali dimissioni per incompatibilità dei ruoli, il clima politico creatosi con le ultime elezioni che lo hanno rieletto con non pochi mugugni anche da parte delle destre del paese, e chissà che la successione di un illustre qualcuno non permetta di svelenire l’ambiente che circonda il sindaco in carica, e sarebbe pure ora. Sì anche perché il modello Elba, fotocopia del modello Italia, è il SI DICE MA NON SI FA: scelte partecipative piuttosto che referendum sul tipo di opere pubbliche da farsi, ( leggi campagna elettorale) e il SI FA MA NON SI DICE: auto in piazza, piuttosto che la disponibilità a ospitare la sede del parco al posto del municipio e trasferire la casa comunale nell’ ancora in gestazione centro polifunzionale, progetto che non è andato in essere (?). Questo alla faccia del “fare qualcosa di nuovo” dichiarato prima delle elezioni dal primo cittadino. A pensarci bene, però, delle novità ce ne sono state eccome e basta partecipare a un consiglio comunale per accorgersi del nuovo che non si presenta con larvati tentativi di democrazia costituzionale ma da ben più biechi e interminabili turpiloqui fra parte della maggioranza e parte dell’opposizione, fatti di schiamazzi urla offese anche personali, frutto di vecchi rancori latenti e mai assopiti che sfoceranno, di questo passo, in futuro, ne siamo sicuri, con un confronto sulle dimensioni degli attributi sessuali. Tutto questo di fronte a un pubblico che per fortuna in questo caso non ha voce, ma forse vorrebbe sentire qualcosa se non di nuovo almeno di costruttivo. Non sempre la pedagogia ha bisogno di una buona repressione e dunque, anche se il bilancio comunale è assai magro, un ottimo investimento che l’amministrazione comunale potrebbe fare, è mettere a busta paga un bravo neuropsichiatra infantile, così, a piccoli passi magari…..


barbetti busto

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